I big della musica sacra

Per oltre un mese 30 concerti di gran livello nella rassegna regionale. Con alcuni ospiti attesissimi

L’Associazione Festival Musica Sacra di Bolzano e Trento, il più longevo festival italiano del settore, una delle poche realtà regionali nell’ambito culturale, presenta anche quest’anno un’edizione di grande qualità: un programma con aspetti inattesi e ospiti di livello internazionale. “Il dna del Festival è transfrontaliero ormai – spiega Paolo Delama, anima dell’associazione organizzatrice – con varie collaborazione in ambito tirolese tra Trento, Bressanone, Bolzano e Innsbruck”.

Nella presentazione presso la sala degli Arazzi del Museo diocesano si è sottolineata la rilettura di pagine ben conosciute da parte di complessi originali e la scoperta di partiture antiche o fresche d’inchiostro. La collaborazione ormai consolidata con la regione del Tirolo, ad esempio, permetterà sia il riascolto di una pagina fondamentale del repertorio sacro quale è lo Stabat Mater di Haydn (Trento, Bressanone, Innsbruck, 5, 6, 7 maggio) – con il Vokalensemble sostenuto dal Tiroler Kammerorchester InnStrumenti, che la scoperta di un compositore settecentesco con radici sia a Trento che a Bolzano e Innsbruck, Vigilio Blasio Faitelli (1710- 1768) proposto dal Tiroler Barockinstrumentalisten; la concertazione attenta di due abili compagini trentine (il Coro Antares e l’Orchestra da Camera di Trento) farà invece succedere amabilmente una storica Messa di Franz Schubert con un fresco Cantate Domino di Elberdin.

L'invito a un complesso internazionale di riconosciuta qualità artistica è stato rivolto al Vokalquintett Beauty Farm che offrirà a Chiusa e Trento un'occasione davvero rara per confrontarsi con un'antololia di Mottetti composti dal fiammingo Nicolas Gombert (1495-1560) presente nei preziosi Codici quattrocenteschi del Castello del Buonconsiglio.

Ampio e mirato è lo spazio riservato alla produzione contemporanea distribuito equamente fra autori locali e internazionali. Una produzione indirizzata a commentare profondi testi spirituali o a raccogliere su uno strumento la più intima meditazione dell’autore: così si succederanno le musiche di A. Pärt (*1935), L. Donati (*1972), E. Whitacre (*1970), O. Gjeilo (*1978), Ē. Ešenvalds (*1977), R. Stroope (*1953), D. Oberhöller (*1957), C. Galante (*1959), A. de Felice (*1965), A. Kofler (*1981). Doveroso è poi per il Festival l’omaggio ad alcuni compositori generosi, nel passato, verso l’Associazione, come il trentino Camillo Moser (1932-1985) el’altotesino Günther Andergassen (1930-2016) ai quali sono dedicati due interi programmi. Significativo è poi il ruolo di promozione che il Festival ha assunto facendosi committente di alcune iniziative.

Intensa sarà come sempre la sezione riservata alla valorizzazione del patrimonio organario presente nella regione con la tradizionale Escursione organistica in Alto Adige (quest’anno riservata agli strumenti di Vilpiano, Andriano e Nalles) e l’inaugurazione dell’organo restaurato di Avio con la giovanissima Susanna Soffiantini. Nella realizzazione del cartellone, disponibile sul sito www.festivalmusicasacra.it saranno confermate le numerose collaborazioni con le associazioni locali.

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