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Mai prima d’ora così tanti migranti forzati. L’allarme dell’Unicef per i minori non accompagnati. Ong e associazioni: puntare sui corridoi umanitari

Nel 2015 le migrazioni forzate nel mondo hanno toccato livelli mai raggiunti prima. In un solo anno, il numero dei profughi è aumentato di cinque milioni. Lo certifica l’Alto commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr), in un rapporto pubblicato in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato (20 giugno).

Secondo lo studio, il numero di profughi, sfollati interni o richiedenti asilo costretti a lasciare le proprie case in conseguenza di conflitti ha superato i 63 milioni e mezzo, un record assoluto dalla fine della Seconda guerra mondiale. Quasi la metà dei profughi è originaria di Siria, Afghanistan e Somalia. Nell’86% dei casi i profughi sono accolti da Paesi poveri o in via di sviluppo: al primo posto nell’accoglienza c’è la Turchia (due milioni e mezzo di profughi), seguita da Pakistan e Libano.

I bambini rappresentano una quota crescente delle persone che arrivano in Europa, dopo viaggi ardui e spesso pericolosi, sottolinea l'Unicef nel suo ultimo appello umanitario d'emergenza. Arrivano principalmente dalla Siria e dalle zone in conflitto del Medioriente. Dopo la chiusura delle frontiere nei paesi dei Balcani occidentali, la situazione è particolarmente difficile in Grecia, dove più di 50.000 persone restano bloccate. Per far fronte ai nuovi rischi affrontati dai bambini l’Unicef ha spostato progressivamente nei primi mesi del 2016 le priorità dei propri programmi di assistenza proprio verso Grecia e Turchia.

Le nuove rotte migratorie espongono i minori a maggiori pericoli di cadere vittime di trafficanti d’esseri umani. I viaggi dal Nord Africa verso l’Italia si sono intensificati, causando sempre più vittime. I morti tra il 1 gennaio e il 5 giugno 2016 sono stati 2.427, rispetto ai 1.786 registrati nel primo semestre del 2015. Il numero di bambini non accompagnati che hanno attraversato il Mediterraneo centrale è raddoppiato ad oltre 7.000 nei primi 5 mesi del 2016, rispetto allo stesso periodo del 2015, secondo l’Organizzazione Internazionale delle Migrazioni (Oim). E con l'estate questi numeri potrebbero aumentare notevolmente.

I bambini migranti e rifugiati hanno sofferto guerre, persecuzioni, privazioni e viaggi terribili. Ma anche dopo aver raggiunto la relativa sicurezza della loro destinazione, necessitano ancora di protezione, istruzione, assistenza sanitaria e sostegno, rimarca l’Unicef. La richiesta dell'Unicef ai governi europei è di individuare “percorsi globali legali sicuri e sostenibili per la migrazione”. “La protezione dei bambini è un dovere morale e un obbligo giuridico per tutti gli Stati europei”, ha affermato nella Giornata del rifugiato il segretario generale del Consiglio d’Europa, Thorbjorn Jagland. Caritas Europa, che che riunisce 49 organizzazioni di 46 Paesi europei, ha invitato l’Ue e i Paesi membri a “investire nel salvataggio di vite umane in mare”, ad “aprire canali legali e sicuri per entrare nell’Ue, attraverso l’introduzione di visti umanitari accessibili e non costosi”, a “favorire la riunificazione familiare di rifugiati e migranti, promuovendo l’integrazione nei Paesi di accoglienza”, a “smettere di usare gli accordi di riammissione e rimpatrio come una condizione per gli aiuti allo sviluppo”. Un appello ad aprire canali sicuri e legali per rifugiati e richiedenti asilo in fuga da conflitti, violazioni dei diritti umani e persecuzioni viene anche da Amnesty International.

“I rifugiati sono persone come tutti, ma alle quali la guerra ha tolto casa, lavoro, parenti, amici”, ha detto papa Francesco durante l’Angelus di domenica in piazza San Pietro. “Le loro storie e i loro volti ci chiamano a rinnovare l’impegno per costruire la pace nella giustizia”.

Concetti ribaditi lunedì 20 in piazza Duomo a Trento nell'evento principale tra le molte iniziative promosse da enti e associazioni con il sostegno del Cinformi e dello Sprar. I prossimi appuntamenti: giovedì 23 a Commezzadura, frazione Deggiano (in caso di maltempo presso la Sala polifunzionale della frazione Mestriago), alle 21, il convegno “Migrazioni: numeri di ieri, oggi e domani”; venerdì 24 a Trento, presso la Bookique, alle 18.30, l'incontro con il poeta e giornalista afghano Basir Ahang; sabato 25 a Brentonico, presso la Biblioteca Comunale, alle 17, “Letture migranti – la scrittura tra i rifugiati” e a Riva del Garda, in Piazza Battisti, alle 18, “Musica, cibo, biblioteca vivente e riflessioni”.

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