Sacro Cuore, sentenza da 25 mila euro

“Valuteremo con attenzione la sentenza”. La dirigenza dell'Istituto Sacro Cuore di Trento ha scelto di non commentare a caldo la sentenza del giudice del lavoro di Rovereto che la obbliga a risarcire con 25 mila euro per danni patrimoniali e non patrimoniali una docente che sarebbe stata discriminata per il suo orientamento sessuale. Secondo il giudice, l’Istituto cambiò la versione dei fatti nel giro di pochi giorni e attuò anche quella che viene definitiva tecnicamente una “discriminazione collettiva”  per cui dovranno essere risarcite con 1500 euro anche le due organizzazioni ricorrenti (CGIL del Trentino e “Certi diritti”).

All’epoca della vicenda – luglio 2014 – la dirigente della scuola paritaria suor Eugenia Libratore (scomparsa prematuramente nel settembre dello scorso anno) ha sostenuto che alla docente non fu rinnovato il contratto perché “non c’era sintonia sui valori educativi”. Venne sostenuta anche da una nota dell’Istituto che respingeva l’accusa di discriminazione e segnalava “alcune lamentele espresse da alcuni genitori, alunni e colleghi, riguardo  ad alcune affermazioni dell’insegnante in classe sulla sessualità”.A seguito del caso la Provincia autonoma di Trento avviò un’indagine interna a seguito della quale confermò i contributi provinciali, non riscontrando comportamenti irregolari. vt

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