In Congo ricordando Giuseppe

Giuseppe Gasperetti, infermiere, il 10 agosto di un anno fa moriva sulla statale della Val di Non, mentre si recava a Trento per cure. Aveva 53 anni. Nato a Tuenno, aveva lavorato alle dipendenze dell’ospedale di Cles per un quarto di secolo, dopo brevi esperienze professionali al “S. Chiara” e nell’alta valle.

Con il diploma conseguito a Milano, presso il “San Raffaele”, aveva lavorato soprattutto nel Reparto di geriatria dell’ospedale di Cles, ottenendo l’apprezzamento di pazienti e colleghi per la sua generosa disponibilità. Negli ultimi anni era stato trasferito al Centro prelievi, su sua richiesta, per poter meglio assistere l’anziana madre.

In tanti non vogliono lasciar sfumare il ricordo di Giuseppe e da subito è partita una raccolta spontanea di denaro da destinare ad un’iniziativa in sua memoria. Questa non poteva che riferirsi ad un laboratorio di analisi mediche, identificato nell’ospedale “Ngondo Maria” di Kinshasa, nella Repubblica democratica del Congo. Si tratta di una struttura sanitaria promossa dalla Congregazione di Padre Monti, alla quale apparteneva il solandro Emanuele Stablum, medico, considerato giusto tra le nazioni da Israele e servo di Dio dalla Chiesa cattolica.

L’ospedale è situato a Makala, un quartiere di trecentomila abitanti dell’immensa capitale africana, totalmente privo dei servizi essenziali che rendono vivibile una città. Negli anni scorsi era stato sostenuto anche dalla Provincia Autonoma di Trento e dalla Conferenza episcopale italiana con i fondi dell’8 per mille. Esso è divenuto un punto di riferimento fondamentale per la popolazione, che vive in una miseria indescrivibile.

L’associazione “Dokita Trentino Alto-Adige/Südtirol” ha dato la sua disponibilità a trasmettere all’ospedale la somma donata da familiari, amici e colleghi dell’ospedale per qualificare il laboratorio di analisi.

La storia di Giuseppe continua e il suo ricordo ha raggiunto un angolo desolato della terra. Altre iniziative di sostegno dell’ospedale di Makala saranno effettuate nei prossimi mesi. Per informazioni su come donare rivolgersi all'associazione Dokita (www.dokita.org).

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