“Rio se move” promuove sviluppo sociale

“Rio se move” – spiega padre Leandro Lenin Silva Tavares, dell’arcidiocesi di Rio de Janeiro – è un progetto di sviluppo sociale che durante il periodo dei Giochi olimpici e paralimpici coinvolge – oltre alla diocesi locale – varie organizzazioni cattoliche, provenienti dall’Italia e anche dalla Germania.

Nella città carioca saranno tre le parrocchie coinvolte ad accogliere il Comitato Italiano Paralimpico (Cip): oltre a quella dell’Imaculada Concepcion, che ospiterà “Casa Italia”, anche le parrocchie di San Gerardo in Olarie e Nossa Senhora da Guia a Lins riceveranno un aiuto per integrare lo sport per disabili in progetti già avviati in accordo con il Cip.

L’arcidiocesi di Rio de Janeiro, durante i Giochi, sarà di supporto e di aiuto a tutte queste iniziative, spiega padre Tavares, con questo progetto sociale globale che prevede il miglioramento delle infrastrutture della città e azioni mirate come quelle “di un’integrazione e un’attenzione a coloro che hanno deciso di investire e di portare il loro contributo a Rio”.

Più di 300 giovani, inoltre, si sono uniti nell’impegno di evangelizzazione rivolto ai turisti.

Per la XV edizione dei Giochi Paralimpici di Rio saranno presenti oltre 4.300 atleti in rappresentanza di quasi 180 nazioni, che gareggeranno in 22 discipline sportive. L’Italia sarà presente con una delegazione composta da circa 95 atleti, che gareggeranno in 14 delle 22 discipline previste dal programma.

A Londra 2012, l’Italia concluse con 28 medaglie complessive, guadagnandosi la 13ª posizione nel medagliere generale.

Casa Italia Paralimpica sarà inaugurata la sera del 6 settembre. La Parroquia Imaculada, sede della “Casa”, è stata scelta anche per la ridotta distanza del Villaggio Paralimpico, che la renderà fruibile il più possibile dagli atleti, mentre maggiori sono le distanze dalle aree di gara: circa 15 chilometri da Deodoro, 20 da Maracana e Copacabana.

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