Tratta, denunciare il sistema ingiusto che ne è la causa

La campagna contro la tratta e lo sfruttamento sessuale durante le Olimpiadi di Rio "Gioca a favore della vita", promossa dalla rete brasiliana delle religiose "Um Grito pela Vida", è "un gesto profetico della vita consacrata” perché non si limita alla denuncia delle conseguenze della tratta, ma ne indica le cause, “un sistema ingiusto che concentra le ricchezze ed esclude le persone, promuove sogni di consumo", ma "non offre le condizioni per realizzarli". Non usa giri di parole il brasiliano padre Mario Geremia, missionario scalabriniano responsabile per il nucleo della rete antitratta della vita consacrata a Rio de Janeiro.

La campagna di informazione, sensibilizzazione e prevenzione sulla tratta “Gioca a favore della vita", lanciata a poche settimane dall'inizio delle Olimpiadi, ha dimensione ecumenica, avendo il consenso e la spina di Chiese di diverse tradizioni religiose. Alessandra Sensini, velista italiana e campionessa di windsurf (Oro a Sidney 2000), che con Massimiliano Rosolino, olimpico di nuoto, e la tennista Mara Santangelo è testimonial della campagna, ha raccontato di aver partecipato a sei Olimpiadi senza mai accorgersi della piaga dello sfruttamento sessuale e sottolineato la necessitò di sensibilizzare gli atleti, ma anche tutti quelli che ruotano intorno ai Giochi, così come gli spettatori.

Suor Gabriella Bottani, coordinatrice di Talitha Kum, la rete mondiale della vita consacrata contro la tratta di persone, nata nel 2009, osserva che se è vero che molti progetti sportivi anche in regioni remote sono di aiuto per il recupero di adolescenti in situazioni di vulnerabilità, è vero altresì che i grandi eventi portano con sé rischi. Nel 2014 la campagna lanciata per la Coppa del mondo in Brasile ha portato ad un aumento delle denunce del 42% rispetto all'anno precedente. L'importante è non restare indifferenti. In Brasile è stato attivato un numero gratuito (100) al quale possono essere presentate denunce anche di forma anonima.

“Questa campagna contro la tratta è una di quelle iniziative che si pongono al livello delle azioni più profonde di amore alla vita”, ha osservato il cardinale Joao Braz de Aviz, prefetto della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata.

vitaTrentina

Lascia una recensione

avatar
  Subscribe  
Notificami
vitaTrentina

I nostri eventi

vitaTrentina