La rinascita di Amatrice comincia dai banchi di scuola.

Ad accogliere gli alunni una scuola provvisoria, sicura e molto colorata. Un “miracolo” realizzato in 12 giorni di lavoro senza sosta e nonostante i disagi causati dal maltempo, dagli uomini della Protezione civile trentina. Seicento metri quadrati complessivi, suddivisi in 12 aule da 35 metri quadrati ciascuna più altri spazi dedicati ai servizi, colori vivaci, un tetto in legno e un piccolo parco giochi su un prato verde perché, accanto al comfort e alla funzionalità è importante “ricreare” la giusta atmosfera. È questa la nuova scuola dove circa 170 studenti reatini (il nuovo polo scolastico può ospitare fino a 250 alunni) dall’asilo alla terza media, provano a ritornare alla normalità, dopo il devastante terremoto del 24 agosto.

Ad augurare loro buona fortuna martedì 13 settembre il ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca, Stefania Giannini, il presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi – ad Amatrice con l'assessore alla protezione civile Tiziano Mellarini – e poi il sindaco Sergio Pirozzi, il commissario Vasco Errani e il capo della Protezione civile nazionale Fabrizio Curcio.

“Quella di oggi – ha detto il presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi – vuole essere un segnale di disponibilità del Trentino per dire, insieme a Protezione civile e Ministero dell’Istruzione, che, nonostante tutto, è possibile immaginare una ripartenza e pronunciare la parola più importante in questi momenti: la speranza. In questo evento drammatico, l’Italia ha saputo dimostrare una grande generosità”. Rossi ha portato il saluto di tutti i bambini del Trentino, che hanno realizzato dei disegni come segno di vicinanza ai loro coetanei di Amatrice.

Tutti i rappresentanti delle istituzionali nazionali e locali presenti hanno espresso la propria gratitudine per la solidarietà dimostrata dal Trentino.

A fine mese si concluderanno anche i lavori per un secondo edificio che ospiterà gli studenti del liceo scientifico.