La spinta missionaria

Padre Gabriele Ferrari: “È l'amore di Cristo che ci avvolge e ci coinvolge nell'annuncio ai fratelli!”

"L'amore di Cristo ci possiede, diceva S. Paolo, e questo è un verbo pregnante, per capirne il significato ne occorrono tre: ci avvolge, coinvolge, travolge!". Sono quelli ricordati da padre Gabriele Ferrari come motivo ispiratore di ogni azione missionaria intesa non come un dovere ma un bisogno che nasce dal cuore nel suo intervento all'assemblea degli animatori missionari, svoltasi sabato 22 ottobre nell'aula magna del Seminario maggiore di Trento.

Al benvenuto iniziale di don Beppino Caldera, direttore del Centro missionario diocesano – "il Piano pastorale missionario è programmazione che riguarda tutti i gruppi della Diocesi e perciò ci rende Chiesa" – è seguito il saluto del vicario generale don Marco Saiani all'insegna del tema "Nel nome della misericordia": "Quella missionaria è una dimensione da riscoprire nella vita delle parrocchie, significa vivere il Vangelo ed essere portatori di un messaggio vivo non solo in altre terre ma anche qui. Grazie perché, nella società del consumismo e del benessere, poco attenta ai missionari, con la vostra opera aiutate a capire che la vera ricchezza è Gesù".

Dopo la lettura del Messaggio di papa Francesco per la Giornata mondiale missionaria nella parte in cui fa riferimento alla significativa e crescente presenza femminile nel mondo missionario, vi è stato l'appassionata riflessione di padre Ferrari.

"Gesù è stato il primo a mettersi in missione, poi ha coinvolto i discepoli e anche a noi dice di andare in tutto il mondo e di essere Chiesa "in uscita", che si muove verso le periferie umane e culturali prima ancora che geografiche, come ripete Papa Francesco", ha detto spiegando poi i cardini dell'animazione missionaria alla luce della pratica missionaria di Gesù, ravvisabili nel testo evangelico in cui si narra l'incontro con la samaritana al pozzo.

Gesù non rimprovera la donna, non si scoraggia davanti alla sua resistenza, mostra pazienza e simpatia nei suoi confronti, le fa sentire il bisogno di qualcosa che dia senso alla sua vita e risveglia il suo cuore al punto che diventa a sua volta missionaria: "Sapersi amati personalmente da Gesù ci cambia e compito dell'azione missionaria è rendere consapevoli dell'amore di Dio per noi, e quando capiamo che la parte più faticosa l'ha già fatta lui, che è morto per noi, sentiamo che quell'amore ci avvolge e ci dà energia nuove. Gesù – ha proseguito – incoraggiava i discepoli a svolgere con ottimismo la missione e il lavoro della mietitura: noi missionari e voi animatori siamo suoi collaboratori, mandati a risvegliare i cuori e raccogliere la messe".

Alla base dell'animazione missionaria vi deve essere la giusta motivazione che si concretizza nell'ascolto della Parola e nell'obbedienza a Dio, nell'essere appassionati per Gesù e in movimento come lui, che sceglie di passare dalla Samaria apposta per incontrare chi è alla "periferia", escluso dal popolo di Dio. "L'animazione missionaria è un andare verso, muoversi incontro agli altri, partire da un punto e arrivare ad un altro sapendo che non ci si arriva senza fare fatica o senza dover affrontare problemi".

E per intraprendere questo "viaggio" di testimonianza è necessario dotarsi dell'equipaggiamento adeguato, osservando le modalità della missione indicate da Gesù e considerando che la missione è la personificazione della speranza cristiana: "Egli ci insegna ad accostare le persone con simpatia ed empatia: la missione è amore per gli altri al punto da prendersene carico e lui accoglie la samaritana senza pregiudizi, è umile e le chiede un favore facendosi mendicante, si mette in ascolto per capire la sua situazione. Poi dialoga con pazienza, perseveranza e dolcezza e non ha nessuna fretta, non pretende risultati immediati: la rivelazione arriva quando la donna è pronta per accettare la verità".

Dopo aver ricordato che il Centro Missionario quest'anno compie 90 anni, la giornata di riflessione è proseguita con il pranzo comunitario e i lavori di gruppo pomeridiani sui temi del Piano pastorale 2016-2017.

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Il primo appuntamento promosso dal Centro missionario diocesano e dalla Pastorale delle Migrazioni è la mostra "Madre Teresa la Santa della carità" che si terrà dal 3 all'11 novembre nella biblioteca del Polo culturale Vigilianum di via Endrici 14.

Tutti i martedì alle 11.05 e in replica il mercoledì alle 20.30 "Sulle strade della Missione", a Radio Trentino inBlu

Su Telepace Trento (canale 601), a cura del CMD

"Missione è misericordia"

ogni 15 giorni a partire dal 27 ottobre 2016

il giovedì alle 13.30 e 21.15

e il venerdì alle ore 16.40

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