Postal, un nocchiero

I discorsi del segretario DC. E venerdì Trento ricorda anche Nilo Piccoli con una tavola rotonda

Doppio appuntamento culturale venerdì 16 dicembre a Trento: alle 17 a Palazzo Geremia sarà ricordata a vent'anni dalla morte la figura di Nilo Piccoli, già sindaco di Trento nell’immediato dopoguerra. Coordinerà la tavola rotonda il dott. Giuseppe Demattè che per anni ha guidato una delle istituzioni più significative in campo sociale avviata dal dott. Piccoli, il Villaggio Sos. Tra i relatori, l’attuale primo cittadino Alessandro Andreatta, l’on. Flavia Piccoli Nardelli, presidente della Commissione Cultura della Camera, e il sen. Giorgio Postal.

A proposito di Giorgio Postal, nella stessa sera verrà presentato alle 20.30 presso il Centro Rosmini in via Dordi, 8 un lavoro dello storico Armando Vadagnini dal titolo “Una segreteria nella tempesta” sulla sua attività di politico come segretario della Dc trentina  dal 1966 al 1971 e i suoi discorsi ai congressi democristiani.

Il volume di 350 pagine, fresco di stampa, edito dall’Associazione trentina per il popolarismo, affronta uno spaccato della storia recente della Regione Trentino-Alto Adige (Suedtirol), quelli della modernizzazione attraversata da grandi cambiamenti, della ricucitura dello strappo con Bolzano e di costruzione dell’autonomia. Furono infatti gli anni degli attentati in Alto Adige, del “Los von Trient”, ma anche del dialogo e del confronto diretto tra le varie parti in campo che portarono alla realizzazione del secondo Statuto di autonomia. Anni che segnarono una svolta storica nella società trentina tra contestazioni studentesche, movimento operaio, dissenso cattolico e fine del collateralismo. Quella di Vadagnini è la proposizione di un’ampia panoramica storica di un vivacissimo e tormentato periodo di conflitti, ma anche di grandi visioni e realizzazioni.

Nella prefazione il prof. Antonio Scaglia, presidente dell’Associazione per il popolarismo, scrive che se la politica non avesse tentato in Trentino la messa in campo di una radicale modernizzazione economica, culturale e politica, assumendo il rischio del Piano Urbanistico Provinciale, della riforma dello Statuto di autonomia e dell’apertura di Sociologia e dell’Università, avrebbe corso il rischio di trasformarsi in una Vandea periferica. Con l’autore saranno presenti al “Rosmini”, Scaglia e Flavia Piccoli Cescatti.

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