Porta aperta

Il viaggio di formazione di due classi IV di due licei di Trento sull'isola di Lampedusa

Due quarte classi. Entrambe di istituti del capoluogo. Una del liceo scientifico “Leonardo da Vinci”, sezione E. L’altra del liceo musicale coreutico “Bonporti”, sezione B. In tutto, 27 tra ragazze e ragazzi che da mercoledì 19 a sabato 22 aprile sono stati a Lampedusa – l’isola in mezzo al Mediterraneo dove da anni sbarcano migliaia e migliaia di migranti che partono dalla Libia diretti in Europa – per un viaggio di istruzione e formazione. A guidarli i prof Chiara Bonvicini e Ilaria Pasqualini del “Bonporti”, Sandro Bertoni e Sandro Innocenti del “da Vinci”.

Sull’isola i ragazzi hanno incontrato realtà associative e persone per cercare di capire un fenomeno complesso come quello dell’emigrazione. Ad esempio il medico dell’isola Pietro Bartòlo che presta le prime cure a chi sbarca e che è uno dei protagonisti di “Fuocammare”, il documentario di Gianfranco Rosi che ha vinto l’Orso d’oro alla Berlinale e concorso agli Oscar. Ma anche Lillo Maggiore, che accoglie a casa sua un profugo o il muratore Costantino Baratta e l’ottico Carmine Menna che furono tra i primi ad accorrere, il 3 ottobre 2013, per salvare quanti più migranti possibile dal naufragio, proprio davanti all’isola, che causò 368 morti, un'ecatombe che scosse l’Europa. Altri incontri si sono poi svolti alla Capitaneria di porto, in Comune e con i rappresentanti del progetto “Mediterranean Hope.

Il viaggio è una tappa del progetto “Migrazioni” promosso dalla Piattaforma delle resistenze delle Province di Trento e Bolzano.

(a cura di)

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