Famiglie, forza di pace

Tante storie di rinascita confermano la forza del legame familiare, se sostenuto dall'esterno: le voci di FamilyAmo, domenica scorsa a Trento

Se i titoli dei telegiornali offrono spesso un deprimente sommario di tensioni e violenze domestiche, ridesta fiducia la rassegna di storie familiari presentate domenica all'Auditorium Santa Chiara da una coppia di giornalisti, Cinzia Toller e Gianfranco Piccoli. Così “FamilyAmo”, la giornata promossa da 15 sigle associative per il 50° del Movimento Famiglie Nuove, ci ha regalato oltre al protagonismo dei Gen e dei tanti ragazzi in piazza, la conferma che con l'aiuto della famiglia ma anche alla famiglia si costruiscono relazioni di pace. “Famiglie, siete forza di pace”, ha ripetuto il sindaco Alessandro Andreatta, ripreso dall'assessore provinciale alla coesione sociale Carlo Daldoss. In sintesi, alcune testimonianze, spesso sofferte, sempre realistiche, intercalate da brani musicali degli studenti del “Bonporti”, da filmati con Chiara Lubich e letture dalla “Amoris Laetitia”.

La casa diroccata. Quando il peso di un famiglia con tre figli cade tutto sulle spalle di una madre che non si sente più compresa dal marito, allora si rompe qualcosa. Claudio e Silvana hanno raccontato però che nei cinque anni di separazione sono riusciti a mantenere forte il rapporto genitoriale, trovando intesa nell’alternarsi al fianco dei figli. Quest’attenzione condivisa alle esigenze dei ragazzi ha creato col tempo un “terreno neutro” in cui marito e moglie, complici nel ruolo di genitori, hanno ricominciato a parlarsi, andando alla radice della rottura, fino al perdono. Hanno ricostruito la casa diroccata aiutati dai mattoni dei figli che “ci hanno insegnato serenità ed equilibrio”. Ed ora, dopo quattro anni, “si fidano e possono contare su di noi”.

Il sogno ritrovato. Anche il dialogo tra Valeria e Pasquale col tempo aveva perso profondità, si era esaurito nel fare. Come se quel sogno coltivato prima del matrimonio fosse finito. C’era aria di distacco quando la partecipazione ad un week end di “Incontro matrimoniale” ha consentito di ritrovare il fuoco sotto la cenere dei litigi. Con l’aiuto delle figlie Marta ed Elena “abbiamo scoperto che amarci era una decisione da prendere ogni giorno” ed ora i due coniugi collaborano alle proposte di “Incontro matrimoniale” per coppie in difficoltà.

La famiglia numerosa. Sei figli dai 2 ai 21 anni, Luca e Martina raccontano la fatica gioiosa di tante altre famiglie numerose che “vivono impagabili momenti di allegra e di conforto”. La soddisfazione più bella? “Vedere che quanto hai seminato poi ritorna. E il ventunenne si mette a giocare con i due fratellini più piccoli”.

L’accoglienza che ritorna. Dopo una breve esperienza non proprio positiva, Carlo e Isabella hanno ritrovato il momento favorevole (“Lo Spirito Santo non ha i nostri tempi!”) per fare spazio con i loro figli a due fratellini di cinque e tre anni con l’appoggio di “Famiglie per l’accoglienza”. “Non saremo noi quelli che potremo renderli felici – conclude Carlo – , ma sarà Cristo. E lo sarà anche per noi”.

Da strade diverse. Alessandra e Mirko, fra le coppie conquistate da Chiara Amirante in “Nuovi orizzonti”, hanno testimoniato il loro incontro “da strade diverse”. Lui aveva toccato il fondo della tossicodipendenza, ma nel movimento ha trovato il Vangelo; ora con la sua famiglia allargata aiuta tanti altri giovani nella sede Kaire a Trento.

Il lavoro non c’è più. Le difficoltà per Alessandra e .WWWW., sono state legate alla perdita dal lavoro, di entrambi. La comunità del “Cammino neocatecumenale” li ha sorretti anche davanti alle ultime sofferenze: due figli morti per aborto spontaneo, battezzati con i loro nomi, ora pensati in cielo.

Polenta e spezzatino. Lucia insieme all'indimenticabile marito è stata fra le pioniere dell'Associazione Famiglie di Progetto Uomo del CTS. Casa Lamar, dov'era ricoverato il figlio Luciano, è diventata la sua seconda casa, dove cucinava una storica “polenta e spezzatino”. Ora i ragazzi invitano lei per un pranzo in cui si parla di vita e di avvenire.

Dal riuso al territorio. Simone e Laura hanno presentato le famiglie di “Boomerang”: a Tione proseguono un progetto di riuso dei vestiti, legato all'associazione Mosaico Onlus, per arrivare ad altre accoglienze, individuate con la formula della ricerca-azione sul territorio. Ed ora il “the delle famiglie” è un momento atteso.

La famiglia bianconera. Ragazzi italiani e africani convivono con i coniugi Trotter nella casa allargata di Predazzo, dove ritrovarsi è sempre una festa, non solo a Natale o a Pasqua.

La famiglia “castello”. Fabrizio, ex ragazzo ospite, è operatore della Comunità Murialdo in un appartamento dove con la moglie vive con cinque ragazzi adolescenti. Un ex ragazzo è diventato volontario e rimane con loro, dando vita ad una quotidianità familiare in cui le risorse della famiglia paiono sommarsi proprio come in un letto a castello.

Diego Andreatta

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