Migrazioni, un fenomeno da gestire

Nel 2016 oltre 180 mila persone sono sbarcate sulle coste italiane. Nei primi quattro mesi del 2017, secondo le stime dell’Unhcr, il numero ha già superato le 37 mila unità, con un aumento del 33% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. L’Italia è oggi una tra le principali porte d’ingresso dell’Europa. Ma si può davvero parlare di emergenza? La comunità scientifica che studia i flussi migratori e gli operatori del settore dell’accoglienza sono sempre più concordi nel ritenere le migrazioni un fenomeno “normale” destinato a durare nel tempo, da affrontare con una gestione pianificata che superi le attuali politiche emergenziali di breve periodo e di efficacia limitata.

Nei prossimi giorni a Trento si parlerà proprio di questo al convegno annuale della Società Italiana di Diritto Internazionale e di Diritto dell’Unione Europea (SIDI), ospitato dalla Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Trento giovedì 8 e venerdì 9 giugno (Aula 1 e 2, via Rosmini, 27).

Anche questa 22a edizione del convegno darà la parola a un ampio numero di studiosi e studiose di diritto internazionale e di diritto dell'Unione europea, provenienti dall’Italia, ma anche dagli Stati Uniti, dall'Australia, dal Sudafrica, dalla Francia, dalla Svizzera e dall'Irlanda. Si analizzeranno le politiche di gestione delle migrazioni di Unione europea, Stati Uniti, Australia e Sudafrica valutandone la compatibilità con il diritto internazionale e si parlerà di rotte delle migrazioni, dei minori migranti, del ruolo dell'UE, della distinzione tra rifugiato e migrante economico (approfondendo se abbia ancora senso, sia dal punto di vista normativo sia nel dibattito politico). Il programma dei lavori è sul sito: www.unitn.it.

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