Nel cuore di Norcia

“Benedetti” i lavori per la comunità realizzati con gli aiuti del Nordest; incognite per il futuro

Norcia, 16 giugno 2017 – L’atmosfera è quella febbricitante di un’attesa. Non solo per il caldo soffocante, ma per il via vai di persone impegnate a predisporre un momento di festa importante.

Siamo tornati a Norcia per l’inaugurazione del Centro di comunità, una bella sala polivalente con altri spazi di servizio annessi nei pressi del sito Madonna delle Grazie, luogo simbolo della Chiesa locale, sede di tanti ritiri spirituali e di pastorale giovanile, in cui il terremoto ha raso al suolo la chiesa e profondamente lesionato la casa di soggiorno che tante persone ha ospitato in questi anni. Il centro sarà luogo di socializzazione e di attività pastorali e civili, unica realtà in questo momento in grado di dare la possibilità alla comunità di incontrarsi.

Francesca e Rinaldo, l'inarrestabile coppia di volontari che da novembre anima il campo Caritas, trovano il tempo per raccontarci come va, le evoluzioni positive della presenza Caritas sul territorio e le incognite per la gente al ritorno: “C’è chi ha ben poco e fatica a dirti che ha bisogno – ci dice Francesca –  altri che magari già han ricevuto il container  o una casetta e si lamentano, gli anziani poi sono i più affaticati, non sono pochi quelli che son venuti a mancare e sono tornati solo per essere sepolti”. Non manca anche la sottolineatura di come il caldo acuisca la fatica della convivenza nei container da 40 persone, dove c’è ben poca privacy e la vita è poco vera, senza potersi far da mangiare o disporre di propri spazi.

Ma questo centro (finanziato con quanto raccolto nelle parrocchie del Triveneto nella colletta dello scorso 18 settembre) è un segno di speranza, come più volte sottolineato dalle autorità presenti (tra cui il cardinal Bassetti, nuovo presidente della Cei), frutto di quella carità che la Chiesa da sempre coltiva, di quella solidarietà “spiccia”, di cui tanti sono protagonisti nel quotidiano. L’estate porterà al campo Caritas, sulla spianata della Madonna delle Grazie, tanti gruppi e tanti giovani che potranno dare una mano (vedi box) e contribuire a ricostruire non tanto le strutture (i tempi non saranno brevi) ma almeno i cuori e le relazioni. Perché, ha affermato il parroco don Marco, “abbiamo l’occasione di ricostruire una nuova comunità, possibilmente migliore di prima”.

Roberto Calzà

direttore Caritas Trento

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