Opere e giorni (2)

Dedichiamo le pagine di agosto ad una retrospettiva di quanto è successo o si è fatto nei primi sei mesi dell’anno nei vari settori dell’agricoltura trentina

bovini

FIENO IN GREPPIA

Una bovina da latte in produzione consuma da 10 a 15 kg. di fieno al giorno. Il tecnico alimentarista della Fondazione Mach Marco Peterlini fa presente che una quota del foraggio secco è acquistata fuori dal Trentino. Si tratta di fieno maggengo di prato polifita o di erba medica. Costano di più del fieno nostrano, ma sono anche più ricchi di contenuto energetico.

La siccità dei primi mesi dell’anno e il ritorno di freddo a metà aprile hanno dimezzato la quantità e ridotto la qualità del primo taglio chiamato maggengo perché cade nel mese di maggio. Alessandro Carloni, comproprietario di una stalla di bovini delle Giudicarie esteriori che ospita 250 capi, parla di una perdita del 40-50%. Medica, trifoglio e altre specie da foglia sono state letteralmente bruciate dal gelo.

LIQUAME SUI PRATI

I prati polifiti si avvantaggiano dal punto di vista agronomico da un’erpicatura superficiale eseguita prima della ripresa vegetativa. L’operazione profonda al massimo 5 cm. serve non solo per liberare il cotico dal materiale residuo della stagione precedente, ma anche per dare aria agli strati sottostanti. L’inizio di primavera, dice Roberta Franchi esperta di foraggicoltura della Fondazione Mach, rappresenta anche il momento adatto per distribuire sul prato una parte del liquame di stalla. Una seconda distribuzione si dovrebbe fare dopo il primo sfalcio. Ma può succedere che nel frattempo un’ordinanza del sindaco ponga limiti o vieti questa operazione per motivi ambientali. Il rinvio al periodo autunnale è inevitabile.

CONTROLLI ZOOSANITARI

Anche quest’anno la campagna di prevenzione contro le principali malattie del bestiame bovino e ovi-caprino allevato in provincia di Trento si è conclusa in coincidenza con l’inizio dell’alpeggio. Le malghe possono infatti ospitare legalmente solo animali vaccinati e/o preventivamente monitorati. C’è una novità rispetto al passato. L’Unione Europea ha accolto la richiesta dei Servizi veterinari della Provincia di Trento di sostituire almeno parzialmente il prelievo individuale di siero dall’animale controllato con l’analisi di un campione di latte prodotto da un numero definito di bovini allevati nella stessa stalla. La deroga ha quindi comportato un consistente risparmio di prestazioni professionali e di costi. Da 1 euro per animale si è passati a 3 euro per 50 animali.

SCHEDARIO DEI PASCOLI

Risale al 2015 una delibera della Giunta provinciale di Trento che ha previsto la compilazione di uno schedario quanti-qualitativo dei pascoli e confermato la necessità di applicare un contratto di affitto modello al quale si sarebbero dovuti attenere i comuni e le Asuc. Il contratto, dopo lunghi contrasti e rinvii, è stato approvato. Lo schedario dei pascoli dovrebbe essere completato entro quest’anno, dice Pietro Molfetta dirigente dell’Agenzia provinciale per i pagamenti. Lo schedario dei pascoli, spiega il dirigente, rappresenta un vero e proprio catasto delle superfici pascolive con delimitazione dei confini e verifica delle superfici, ma anche un’analisi per singole aree pascolive della potenzialità di sfruttamento e del carico ottimale di animali.

pecore

PECORE SOGGETTE ALLA SCRAPIE

La Giunta provinciale di Trento ha approvato il piano di profilassi dalle principali malattie del patrimonio zootecnico allevato in Trentino da realizzare nel corso del 2017. Per ovini e caprini la delibera della Giunta prevede solo il controllo della brucellosi e per le capre la selezione volontaria dei soggetti affetti da artrite encefalica virale. Rispetto al piano 2016 una novità è rappresentata dall’adozione anche in Trentino di un piano di selezione genetica degli ovini finalizzata ad individuare i capi che nel DNA presentano geni predisponenti all’encefalopatia spongiforme denominata Scrapie.

PECORE VACCINATE ANTI LINGUA BLU

Le pecore transumanti fra Trentino e pianura veneta, friulana e/o bresciana sono state sottoposte a prelievo di sangue per il test della brucellosi da parte dei Servizi veterinari delle rispettive regioni di provenienza o di arrivo. La vaccinazione è stata abolita da quando il patrimonio bovino e ovi-caprino è stato dichiarato indenne da questa malattia (1972). Le pecore sono state invece sottoposte a vaccinazione contro la malattia della lingua blu a seguito della scoperta di focolai di animali infetti avvenuta nel 2016 durante l’alpeggio

CARNE DI AGNELLO

Ad acquistare agnelli giovani macellati quando pesano da 22 a 28 kg. sono in prevalenza persone provenienti da Paesi dell’Est (Ungheria, Bulgaria e Romania) di religione ortodossa. La carcassa degli agnelli macellati pesa la metà del peso da vivo. Gli agnelli provengono solo da allevamenti stanziali del Trentino. La vendita degli animali macellati inizia a metà dicembre e dura fino a Pasqua. L’agnello pesante verrebbe acquistato da famiglie di religione musulmana che però non si rivolgono al Centro carni della Federazione perché la macellazione non è fatta secondo il rito islamico.

capre

CAPRETTI PASQUALI

Erano nati verso la metà di febbraio i capretti che macellati e venduti nella settimana che precede la Pasqua, dal 10 al 16 aprile. I capretti al momento della macellazione hanno un’età di 40-60 giorni. Sono alimentari solo con il latte e a fine periodo pesano da 12 a 18 kg. Sul banco del Centro carni della Federazione di via delle Bettine a Trento nord si trovano i capretti macellati che pesano da 6 a 9 kg. La Federazione ha venduto anche quest’anno circa 300 capretti. Provenivano da stalle della Valsugana, Val di Fiemme e Ledro e appartengono alle razze Camosciata e Saanen.

CAPRA RECETTIVA ALLA SCRAPIE

Il monitoraggio della suscettibilità genetica degli ovi-caprini all’encefalopatia spongiforme detta anche SCRAPIE che è simile alla BSE dei bovini, ha individuato una capra positiva in un allevamento familiare di modeste dimensioni che si trova a Cloz in alta Val di Non. Materiale anatomico dell’animale è stato inviato al Centro di riferimento nazionale per lo studio e le ricerche sulle encefalopatie animali e neuropatologie comparate di Torino.

Le analisi hanno stabilito che la positività non era riferita né a Scrapie né a BSR (encefalopatia spongiforme dei bovini), ma ad una forma atipica provocata da un micoplasma. Il verdetto ha stabilito che latte e carne prodotti dalle capre della stalla di Cloz possono essere consumate senza alcun pericolo.

cavalli

PARTI DI PRIMAVERA

I parti degli equini si svolgono nel periodo compreso tra febbraio e maggio. La gestazione della cavalla dura 11 mesi. La Federazione provinciale allevatori di Trento mette a disposizione stalloni selezionati per la fecondazione naturale e medici veterinari esperti nell’ingravidamento strumentale. In occasione della festa annuale di primavera che si è svolta l’8 aprile 2017 le puledre di 3 anni potranno sono state portate nella sede di via delle Bettine per la valutazione genealogica e morfologica richiesta per l’iscrizione nel registro nazionale delle fattrici di razza Avelignese e Norica.

CONTROLLI SANITARI

Anche i cavalli allevati in provincia di Trento sono soggetti a controllo da parte dei Servizi veterinari dell’Azienda sanitaria. Sono due le malattie oggetto di monitoraggio: l’anemia infettiva e la febbre gialla del Nilo. Entrambe rare. Il controllo è totale e sistematico per le due razze tipiche: Avelignese e Norico. Entrambe dotate di registro. Può invece non risultare completo il controllo su altre razze di importazione utilizzate per usi non agricoli. Per esse non esiste un registro aggiornato.

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