Un caffè solidale per il Messico

Dal sisma di magnitudo 7.1 che il 19 settembre ha sconvolto il Messico, provocando almeno 324 vittime, la terra non ha mai smesso di tremare nel sud del Paese con oltre 5 mila scosse di assestamento. La più forte quattro giorni dopo con epicentro nello stato meridionale di Oaxaca. La stessa regione dove, nell’istmo messicano, ha sede la cooperativa Uciri, produttrice storica di caffè biologico, un simbolo per tutto il Commercio Equo e Solidale a livello mondiale.

Per sostenere i circa 600 piccoli produttori coinvolti, Altromercato, con Mandacarù, fin da subito ha contattato le Province Autonome di Trento e di Bolzano per avviare un progetto di emergenza. “Servono almeno 150 mila euro per la ricostruzione e la messa in sicurezza di case, strade interrotte, scuole e altri edifici in zone rurali e impervie dove, purtroppo, gli aiuti messicani non arrivano. Tramite i fondi per le emergenze delle due Province contiamo di raccoglierne 50 mila per l’acquisto di mattoni, lamiere, legname”, spiega ai microfoni di Trentino inBlu Martina Madella, responsabile ufficio acquisti e cooperazione allo sviluppo di Altromercato. Le notizie sulla drammatica situazione arrivano dallo stesso fondatore, 30 anni fa, di Uciri, Frans van der Hoff, teologo ed economista olandese padre del commercio equo e solidale. “Ci sono dei villaggi con cui non si riesce ancora a comunicare, soprattutto nella zona di Mixe, 435 soci di Uciri e altre 350 famiglie sono senza casa. Uciri e molte famiglie della zona hanno subito raccolto viveri di prima necessità, coperte e vestiti e organizzato la distribuzione agli abitanti della “sierra”, le zone montagnose vaste e poco collegate con circa 60 villaggi”, racconta il missionario in una lettera. Fortunatamente la cooperativa è riuscita a far partire il container di caffè, prima del sisma, pronto per la spedizione verso l’Italia.

E’ quindi più che mai importante sostenere i produttori del Messico, che già tre anni fa hanno pagato l’epidemia del fungo rosso con un calo dell’80 per cento della produzione, acquistando i loro prodotti, venduto anche in Trentino Alto Adige nelle botteghe di Altromercato, come Mandacarù. “Stiamo valutando come destinare una quota dei nostri ricavi della vendita del caffè ai produttori, nello spirito di solidarietà e di cooperazione che anima il commercio equo e solidale”, conclude Alessio Maràn, responsabile marketing category caffè di Altromercato. Uciri acquisterà i materiali per la ricostruzione in forma collettiva, “in modo da garantire un certo risparmio ed evitare che i campesinos vengano sfruttati dagli speculatori locali”, scrive ancora padre Francisco. E aggiunge: “Solo se ci uniamo tutti, possiamo affrontare queste terribili sfide e mitigare le sofferenze delle tante persone coinvolte”.

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