Buone notizie in edicola

Protagonisti sono il volontariato e il terzo settore

“Guardando al flusso caotico dell’informazione contemporanea e al disordine creativo dei social network, verrebbe da dire che il bene è noioso e nel male, purtroppo, c’è più romanzo”: smontando questa convinzione Ferruccio de Bortoli, direttore del Corriere della Sera, ha presentato il primo numero di Buone notizie – L’impresa del bene, il supplemento del quotidiano che ogni martedì, a partire dallo scorso 19 settembre, porta in edicola trentasei pagine da cui sono bandite cronaca nera, giudiziaria e politica. Protagonisti sono il volontariato e il terzo settore, oggetto di una importante riforma normativa e di un notevole sviluppo economico, ma soprattutto “caposaldo di una civiltà del bene di cui, come italiani, dovremmo essere orgogliosi”.

Ecco che allora il romanzo si costruisce attraverso i racconti di esperienze imprenditoriali innovative, progetti di solidarietà nazionale e internazionale, risvolti inediti di fatti di cronaca che hanno il volto di personaggi famosi ma soprattutto di uomini e donne che hanno scelto la loro strada e la percorrono con entusiasmo e convinzione, cercando di cambiare in meglio il loro angolo di mondo.

Non manca lo spazio per una breve graphic novel e la pagina delle lettere, e se la rubrica Male nostrum sembra cedere il passo al pessimismo imperante, con Dialoghi social la redazione si apre ai contributi dei lettori, invitati a raccontare direttamente la loro buona notizia e a tenersi in collegamento anche attraverso facebook e twitter. Perfino le pagine pubblicitarie sono scelte con attenzione, sono dedicate a campagne di promozione sociale o sottolineano dettagli del prodotto attenti all'ambiente, alla salute o alla solidarietà.

Buone notizie dà risposta all'auspicio che a gennaio, nel suo messaggio per la 51a Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, papa Francesco rivolgeva ai professionisti della cronaca: “(…) la ricerca di uno stile comunicativo aperto e creativo, che non sia mai disposto a concedere al male un ruolo da protagonista, ma cerchi di mettere in luce le possibili soluzioni, ispirando un approccio propositivo e responsabile nelle persone a cui si comunica la notizia.”

Ma forse non basta. Se davvero nel bene c'è romanzo, le buone notizie potrebbero invadere quotidianamente la cronaca senza essere relegate in uno spazio dedicato.

E qui entriamo in gioco noi, lettori e non solo dal momento che, come ricordava il papa all'inizio del suo messaggio “L’accesso ai mezzi di comunicazione, grazie allo sviluppo tecnologico, è tale che moltissimi soggetti hanno la possibilità di condividere istantaneamente le notizie e diffonderle in modo capillare. Queste notizie possono essere belle o brutte, vere o false.”

Nel labirinto di notizie che ci circonda, tocca anche a noi scegliere quelle che meritano davvero la nostra attenzione, quelle capaci di farci guardare il mondo con più speranza e fiducia.

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