Dal lavoro d'equipe di sei docenti del “Buonarroti-Pozzo” un prodotto innovativo che può essere condiviso ed integrato

Innovativo, interattivo, integrabile nel tempo. Dinamico ed "esportabile". Si presenta bene il libro di testo virtuale ideato e realizzato dai docenti di religione dell'Istituto Tecnico Tecnologico "M.Buonarroti-A.Pozzo" di Trento, frutto di un attento lavoro d'equipe iniziato tre anni fa e ora venuto alla luce, all'insegna dell'"imparare per imparare" e della condivisione. Sono i "prof" per primi, infatti, a essersi messi in gioco per studiare e inventare uno strumento didattico capace di catturare l'interesse e la curiosità degli studenti, intercettandoli sul loro terreno e adottando un metodo che porta in dote la premessa necessaria affinché il "prodotto" sia funzionale ed efficace: imparare dallo scambio di conoscenze e dal confronto reciproco.

Dunque un'esperienza interessante e preziosa innanzitutto per i docenti stessi – Claudio Silvestri, Matteo Balatti, Mariangela Giolito, Alessandro Anderle, Alessandro Stenico, Federico Moser -: "Decaduto tre anni fa l'obbligo di adottare un libro di testo – racconta Silvestri – abbiamo iniziato a riflettere sull'opportunità di far sì che la traccia del programma potesse essere fruita in modo più coinvolgente e ampio: ora possiamo entrare nelle case degli studenti e mostrare cosa facciamo ai genitori, che a loro volta possono consultare il libro e trarre spunti per dialogare con i figli sulle tematiche trattate durante l'ora di lezione". L'insegnamento della religione richiede competenza e preparazione quanto le altre materie, e da quest'anno il lavoro svolto in classe è visibile anche fuori dalle mura scolastiche: tutto il materiale cartaceo prodotto dai docenti nel corso degli anni è stato raccolto e organizzato per argomento e i materiali – sono già 25 i dossier accessibili e 9 le aree tematiche individuate, dallo studio della Bibbia alle altre religioni, dall'eutanasia all'Isis, alla storia della Chiesa con riferimento a quella trentina – sono stati inseriti su una piattaforma collegabile alla LIM a cui gli studenti possono accedere attraverso i propri tablet e cellulari. "Il riscontro è stato molto positivo – conferma Moser -, i ragazzi sono perfettamente a loro agio con la novità. Il vantaggio è che si tratta di un testo aperto, può essere aggiornato in ogni momento in base ai fatti di cronaca o a nuove leggi". L'uso flessibile rende il libro digitale uno strumento che ha perciò nell'immediatezza della consultazione il pregio più evidente, ma non solo: "L'originalità del progetto, e insieme l'obiettivo, sta nel creare una raccolta di materiali che viene arricchita di anno in anno – spiega il referente diocesano Roberto Giuliani -: quella di religione non è un'ora di catechismo, abbiamo classi multiculturali e si lavora per offrire strumenti di comprensione e approfondimento a chi proviene da altri paesi e culture, oltre a stimolare l'analisi critica attingendo anche a fonti non cattoliche".

Spesso dall'esterno non si ha la percezione corretta del lavoro svolto dai docenti di religione, questo libro mostra invece cosa viene insegnato e sia per i non addetti ai lavori che per gli stessi sacerdoti permette in modo immediato ed efficace di capire il profilo contenutistico e culturale offerto.

Se il testo cartaceo è immodificabile, il libro digitale invece è un corpo vivo in continuo divenire ed espansione e porta con sé un altro vantaggio: i materiali raccolti, oltre a poter essere utilizzati dai docenti che insegnano italiano, storia, filosofia, possono essere "esportati" anche in un altro istituto scolastico e sono a disposizione di colleghi che volessero trarre spunto e fornire al tempo stesso idee, contributi e suggerimenti. Ma prima di tutto gli stessi studenti sono invogliati a diventare "autori": "Un gruppo – racconta la professoressa Giolito – ha svolto un lavoro sulla Sindone, preparando una serie di schede didattiche". Dunque, un lavoro di squadra con ampi margini di sviluppo, dinamico e creativo: una scelta vincente che punta sulla condivisione e l'arricchimento reciproco a tutti i livelli.