“Momento storico per lo sport trentino”

Il presidente del CONI, Giovanni Malagò, ha inaugurato lunedì 15 gennaio, al centro polifunzionale SanbàPolis, la Casa dello Sport. Costata un milione di euro sarà la nuova sede del Comitato Provinciale e di ben 38 enti affiliati

“Questa Casa dello Sport rispecchia la volontà del Comitato Olimpico Nazionale Italiano di accentrare, accorpare e ridurre i costi, creando sinergia. Voi siete un modello, un'eccellenza del Paese. Nell'ultimo quinquennio, sono venuto a trovarvi una trentina di volte e avete sempre mantenuto gli impegni: quello che dite, fate”. Lo ha sottolineato il presidente del CONI, Giovanni Malagò, intervenendo all'inaugurazione, lunedì 15 gennaio, in via della Malpensada a Trento, della nuova sede operativa del Comitato Provinciale, a meno di tre anni dalla firma, proprio a SanbàPolis, del protocollo di intesa con il governatore Ugo Rossi.

“Siamo reduci per di più da un week-end sul ghiaccio formidabile, forse mai così clamorosamente vincente, a 25 giorni dai Giochi di PyeongChang. È questa l'Italia che ci rende orgogliosi e che nasconde le amarezze derivanti da altri mondi, quello del calcio in particolare”, ha aggiunto Malagò, prima di tagliare il nastro insieme all'atleta paralimpico lavisano Gianluigi Rosa e alla fondista primierotta Ilaria Debertolis.

“Ce l'abbiamo fatta. È un grande traguardo, un momento storico per lo sport trentino e per l'intera comunità. Questa struttura moderna ed elegante, situata al secondo e terzo piano, che nelle sue forme architettoniche richiama la montagna ed alla cui realizzazione hanno contribuito le ex assessore Iva Berasi e Marta Dalmaso, è il tassello che completa il centro polifunzionale di proprietà dell'Opera Universitaria”, ha dichiarato la presidente del CONI Provinciale, Paola Mora. “Centro che già aveva ottenuto l'approvazione unanime delle oltre 60 delegazioni presenti all'Universiade Invernale 2013. In questo modo si crea anche un legame più forte tra il mondo universitario e quello sportivo”.

Era dal 2006 che il CONI di Trento cercava uno spazio sufficientemente grande non solo per i suoi uffici e per quelli della Scuola dello Sport, ma pure per i 38 Comitati locali suddivisi tra Federazioni Sportive Nazionali, Enti di Promozione Sportiva, Discipline Sportive Associate ed Associazioni Benemerite.

“Al posto della Casa dello Sport, in un primo momento avrebbe dovuto sorgere un ristorante con lounge bar, idea assai poco coerente con lo studentato di San Bartolameo che ospita quasi 1.000 ragazzi di 40 nazioni. E che aveva invece bisogno di attività culturali e sportive, per favorire l'integrazione”, ha ricordato il presidente dell'Opera Universitaria, Alberto Molinari.

Il progetto definitivo è stato realizzato dalla STS Trentino Engineering, sotto la supervisione tecnica dell'ingegner Luca Masini, che ha diretto i lavori. “L'operazione – resa possibile, è bene ribadirlo ancora una volta, dalla sinergia tra Provincia autonoma di Trento, Amministrazione comunale, Opera Universitaria e CONI – ha sancito un notevole risparmio di risorse, passando dai 13 milioni di euro preventivati per una palazzina alle Ghiaie al milione realmente stanziato”, ha spiegato il sindaco di Trento, Alessandro Andreatta. “Grazie alla felice intuizione dell'area, i soldi avanzati sono andati a sostegno delle strutture sportive presenti in città ed allo sviluppo delle politiche giovanili e comunitarie”.

Di virtuoso dialogo istituzionale e qualità urbanistica al servizio del bene comune ha parlato, in chiusura, anche Tiziano Mellarini. “La Casa dello Sport è frutto del gioco di squadra tra le virtù esistenti sul nostro territorio. Dove, rifacendomi al titolo dell'ultimo libro di mons. Vincenzo Paglia, non c'è stato 'Il crollo del noi', ovvero alcun individualismo”, ha affermato l'assessore provinciale alla cultura, cooperazione, sport e protezione civile. “Un 'noi' che si consoliderà nei prossimi due o tre mesi con la messa a disposizione, da parte del CONI, di giovani architetti e ingegneri per il censimento degli impianti sportivi pubblici e privati della nostra provincia”.

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