“Abbiamo solo le nostre mani vuote”

Il vescovo Muser ai sacerdoti della diocesi

Bressanone – Come da tradizione la messa del crisma del Giovedì santo è stata celebrata dal vescovo nel duomo di Bressanone. “Nel momento decisivo della consacrazione non ci sono parole, né canti, non c’è acqua, pane e vino. Ci sono solo mani vuote. Mani vuote poste sul nostro capo, che dicono tutto. Che sono il segno di tutto”, ha ricordato mons. Muser ai sacerdoti della diocesi. “Lo Spirito del Signore ci chiama, così come le mani vuote poste sul nostro capo il giorno della nostra ordinazione. Ma con l’ordinazione abbiamo ‘lo Spirito del Signore’ in mano? No, nelle nostre mani non abbiamo nulla. Le mani del vescovo erano aperte e vuote. Lo Spirito è inafferrabile nel vero senso della parola. E non è un prodotto della Chiesa”. La consapevolezza di avere le mani vuote dà un senso di impotenza e di rassegnazione? Rifacendosi all’immagine delle mani vuote, mons. Muser ha ricordato che spesso si sente dire che “i vescovi non hanno più la situazione in mano”. “Certo – ha affermato – ci sono delle cose nella Chiesa di cui è bene ed è doveroso avere il controllo. Ma quello che veramente conta non lo abbiamo in mano: lo Spirito di Dio non lo abbiamo in mano. E quando abbiamo la sensazione di averlo, allora siamo certi che non lo abbiamo”. “Gran parte di quello che fino a poco tempo fa pensavamo in maniera scontata di possedere ci è stato preso dalle mani o sgretolato, come sabbia tra le dita. E spesso ci ritroviamo con le mani vuote. Ma sono proprio quelle mani vuote che possiamo tendere e pregare Dio”.

vitaTrentina

Lascia una recensione

avatar
  Subscribe  
Notificami
vitaTrentina

I nostri eventi

vitaTrentina