Nella direzione degli alpini

In questo importante sforzo collettivo, il contributo riinunciabile dei cittadini

Per ringraziare la città di Trento l'Ana ha destinato una donazione di 50.000 € a due realtà attente a chi ha più bisogno

“Adunate ne abbiamo fatte tante – parola del presidente Pinamonti – ma quella di Trento non è seconda a nessuno, per numero di persone, per l'organizzazione e per la portata della proposta”. È il momento di tirare le somme della 91a Adunata degli alpini, rivelatasi un vero e proprio evento corale e, a conti fatti, un successo organizzativo affatto scontato. Lo hanno confermato, nella conferenza stampa indetta dal Comune di Trento per restituire un resoconto finale, tutti i soggetti coinvolti in questo importante “sforzo collettivo”: Polizia locale, Ufficio Parchi e giardini, Trasporto pubblico, Protezione civile, Apt, Dolomiti Energia per la gestione rifiuti… Ognuno ha messo in campo forze straordinarie, dando vita ad una macchina organizzativa forse senza precedenti che ha portato al successo della manifestazione. Senza nascondere la fatica e i momenti di tensione, prima e durante l’evento, i referenti dei diversi servizi hanno sottolineato soprattutto l’opportunità che ha rappresentato questa Adunata. “Un’esperienza – ha ben sintetizzato il Comandante della Polizia locale Lino Giacomoni – che ci ha messo alla prova e ci fatto crescere professionalmente nelle sue diverse fasi, dalla pianificazione alla collaborazione e alla sinergia con le altre realtà coinvolte”.

Accanto al Comitato Organizzatore Adunata, alle istituzioni e alle forze dell’ordine, è stato irrinunciabile l’impegno dei tanti volontari, la pazienza dei residenti che hanno sopportato i disagi e, in generale, la partecipazione dei cittadini e delle cittadine, a cui è andato il ringraziamento di Maurizio Pinamonti, presidente della Sezione ANA Trento. “Non ci aspettavamo tanto da parte dei trentini. I cittadini sono stati a fianco degli alpini, partecipi agli eventi in città e accoglienti in ogni paese”. Un affetto che anche gli alpini hanno voluto ricambiare con un segno concreto da lasciare alla città di Trento, rivolto in particolare, com’è nel carisma alpino, a chi ha più bisogno: una donazione di 50.000 euro, che l’ANA ha scelto di destinare a Trentino Solidale e Banco Alimentare.

Cosa lascia l'Adunata alla città? Il sindaco Alessandro Andreatta ha sottolineato l'impegno per la pace: “Gli alpini sono nati come corpo militare, ma oggi sono una forza di pace, ognuno lì dove abita, dove esiste un Gruppo, in qualsiasi città o piccolo comune del Trentino o d'Italia. Dove ci sono, loro costruiscono pace, una pace concreta e vissuta attraverso l'impegno, la solidarietà e la capacità di stare al fianco delle persone che fanno più fatica”. Rimane anche “il cappello”, simbolo di un senso di appartenenza che sa andare al di là delle latitudini, delle generazioni, delle convinizioni politiche e degli accenti: “L'ANA è l'Associazione che più di tutte sa unire l'Italia”. “Nella direzione degli alpini, forze di pace, costruttori di comunità”.

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