Serve un miracolo di Pentecoste

Feldkirch – L’egoismo crescente è stato al centro dell’omelia del vescovo Benno Elbs nel giorno di Pentecoste. Partendo dall’immagine della torre di Babele, Elbs ha messo in guardia rispetto alle conseguenze degli attuali cambiamenti culturali. “Le persone vivono fino in fondo il loro egoismo e vogliono arrivare sempre più in alto”. Ma l’egoismo li porta al caos e alla distruzione della torre. Sintomo dell’egoismo che cresce, ha detto il vescovo nel duomo di Feldkirch, è il “grande cambiamento” nel modo di esprimersi in pubblico, che si fa strada in modo lento e impercettibile. Poi “all’improvviso ci si spaventa quando qualcuno usa parole che sembravano tabu”. Le conseguenze? “Persone che prima festeggiavano insieme, non si conoscono più. Persone che prima avevano aiutato, si tirano indietro, quelli che avevano commerciato attivamente tra loro, frappongono ora dazi e dogane”.

Il nostro mondo, afferma mons. Elbs, ha bisogno di un “miracolo delle lingue di Pentecoste”, che renda possibile la comprensione reciproca al di là di tutte le differenze.

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