Alleanza con la terra

“’Finché durerà la terra, seme e mèsse, freddo e caldo, estate e inverno, giorno e notte, non cesseranno’ (Gen. 8, 22). Con queste parole la Scrittura indica nell’alternanza dei tempi e delle stagioni un segno di quella stabilità del reale, che è garantita dalla fedeltà di Dio”. Lo scrivono i vescovi italiani nel Messaggio per la 13ª Giornata Nazionale per la Custodia del Creato che si celebrerà sabato primo settembre.

Nel Messaggio si mette in rilievo come oggi ci si senta talvolta “come se tale alleanza fosse intaccata”: dalle devastazioni dei fenomeni atmosferici a causa del cambiamento climatico all’inquinamento diffuso. Ricordando l’incoraggiamento che arriva dall’Enciclica Laudato si’, i vescovi richiamano a “un’attiva opera di prevenzione”, attenti a ritrovare la “prospettiva pastorale” “nella presa in carico solidale delle fragilità ambientali di fronte agli impatti del mutamento, in una prospettiva di cura integrale. Occorre ritrovare il legame tra la cura dei territori e quella del popolo”. Sono tante le iniziative di diocesi e associazioni che vanno in questa direzione, come la “campagna per il disinvestimento da fonti energetiche non rinnovabili” o le “molte altre indicazioni per vivere in forma comunitaria la conversione ecologica”.

Il Messaggio guarda anche alla Conferenza internazionale COP 24, che si terrà a Katowicze in Polonia nel dicembre 2018: un’occasione per ripensare ed approfondire le iniziative contro il mutamento climatico, dove l’Italia dovrà svolgere “un ruolo attivo e lungimirante, proponendo impegni realistici ed ambiziosi per l’azione della comunità internazionale”. “Di fronte alla crisi ecologica il costo dell’inazione è molto più alto di quello dell’azione”, osserva in proposito l’economista Nicholas Stern, docente alla London School of Economics. “I prossimi 20 anni sono cruciali”.

Sabato 1 settembre a Veroli si terrà il Forum dell’informazione cattolica per la Custodia del creato promosso dalla diocesi di Frosinone e da Greenaccord. Si parlerà tra l’altro dei rifugiati per ragioni climatiche e ambientali.

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