Asse di collegamento privilegiato con il Veneto

Diciotto paesi, quattro unità pastorali chiamate ora a diventare, per via del nuovo disegno messo in campo dalla diocesi trentina, una unica Assemblea pastorale in tutta la Valsugana. Una realtà, quella che parte da Novaledo e arriva fino alla conca del Tesino, con oltre 27 mila abitanti ed una superficie complessiva di 578 chilometri quadrati.

Una vallata, l'asse di collegamento privilegiato con il Veneto, da decenni alle prese con una questione viabilistica legata all'annoso dilemma: Valdastico sì, Valdastico no. Ma anche con un sistema economico che, dopo un lungo periodo legato alla forte industrializzazione, si trova oggi costretto a dover ridisegnare un nuovo sviluppo modello di sviluppo.

La nuova pastorale, che comprende anche tutta l'asta della Valsugana, dovrà fare i conti anche con un tessuto sociale in cui, come nel resto del Trentino, la presenza degli immigrati e degli stranieri ha “tamponato” un saldo demografico altrimenti profondamente negativo. Oggi gli stranieri rappresentano poco meno del 7% della popolazione residente.

Con i suoi quasi 7 mila abitanti Borgo è il capoluogo; le ex comunità di Spera, Strigno, Villa Agnedo e Ivano Fracena, con la fusione, hanno dato vita al nuovo comune di Castel Ivano, secondo paese più popoloso con 3.314 abitanti. Nei tre paesi del Tesino vivono 2 mila persone: un territorio questo, al confine con il bellunese, che deve fare i conti con un lento ma costante depauperamento in termini di residenzialità.

Oggi i flussi qualificati puntano soprattutto su una offerta turistica che fa dei laghi e della catena del Lagorai il suo punto di forza: lo slogan “il mare in montagna” scelto dall'Apt rappresenta al meglio una attrattiva che in questi ultimi anni ha fatto diventare questo territorio una delle mete preferite e più gettonate in Trentino. Non mancano i circuiti museali, culturali, paesaggistici, architettonici e geologici legati alla Grande Guerra, al patrimonio storico e ambientale; una pista ciclabile, masi e baite per l’accoglienza turistica e riserve naturali come l'Oasi di Valtrigona destinata ad un preciso target turistico attento e interessato all’offerta di natura intatta e comunità a misura d’uomo.

I settori imprenditoriali maggiormente rappresentati sono quelli dei servizi, delle costruzioni e del commercio; mentre il settore che genera il maggior numero di posti di lavoro per la popolazione è quello industriale (impiega circa il 40% della popolazione attiva). L'associazionismo è piuttosto presente, il settore agricolo è ben rappresentato, punta sulla multi-disciplinarietà e multifunzionalità delle aziende e su vari progetti destinati al recupero di aree da destinare agli ampliamenti delle aziende esistenti e ai nuovi insediamenti così come alla valorizzazione dei prodotti agroalimentari del territorio, inserendosi e integrandosi nel mercato con l’identità dei prodotti locali della Valsugana e Tesino.

Non mancano le aree commerciali, anche di vendita integrata con il settore produttivo che punta al rilancio dell'industria e dell'artigianato locale, al ritorno all’agricoltura e alle produzioni tipiche, sul turismo, sulla cultura e sugli eventi. Una manifattura “green”, per promuovere e tutelare il contesto e il paesaggio.

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