Le figurine fanno beneficenza

Ravina. “Oh, se sapessi dov'è la strada che torna indietro, la lunga strada per il paese dei bambini”, diceva il teologo tedesco Dietrich Bonhoeffer. Questa strada sembra conoscerla bene, nel suo piccolo, il quarantottenne collezionista astigiano Andrea Morando, che due settimane fa, all'Autoindustriale Mercedes-Benz di Ravina, ha fatto ringiovanire di colpo un bel po' di adulti, curando il “Festival delle Figurine”, una mostra benefica il cui ricavato è stato devoluto alla LILT di Trento per il servizio “Accoglienza Bambini in Oncologia Pediatrica”. Coprirà i costi di un paio di mesi di uno degli appartamenti a disposizione dei genitori con un figlio ammalato, per il periodo delle terapie.

“Il mio primo album di calcio Panini risale al 1974, ma a quattro anni completavo anche quelli di 'Furia' e 'Heidi'. Poi ho continuato, fino a entrare nel mondo del collezionismo”, spiega Morando. “E, lo scorso anno, sono entrato pure nell'ospedale di Asti, per organizzare – in collaborazione con la LILT – la nona 'Giornata delle figurine'”. È stata proprio la sezione trentina della Lega italiana per la lotta contro i tumori a metterlo in contatto con una delle volontarie, Rita Lucchi, moglie dell'ex numero 10 di SPAL e Trento, Marcello Scali (l'eroe dello spareggio di Valdagno nel '70 e attuale consigliere aquilotto, ndr).

E proprio Scali ha fatto da padrino al “Festival delle Figurine” (tra i tanti “cimeli” era esposto anche il pallone autografato da Pelé e dai giocatori del leggendario Brasile vincitore di tre Coppe Rimet, fra i quali Garrincha), capitanando il Gruppo Storico Gialloblu intervenuto, insieme alla squadra del Trento di oggi, all'asta di beneficenza di venerdì 14 settembre, alla quale hanno partecipato complessivamente oltre 100 persone. “Quella di Ravina è stata la terza mostra di quest'anno – conclude Morando – più visitata e seguita della prima edizione ad Asti”.

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