Tra tradizione e modernità

Quello che sino a poco tempo fa costituiva il decanato di Tione, è un territorio che si colloca al centro delle Giudicarie, con una propaggine che a partire dalla cosiddetta Sella di Bondo si estende sino a Lardaro. Fulcro di questo territorio è a sua volta Tione, capoluogo delle Giudicarie e “contenitore” di numerose piccole attività economiche nonché riferimento di interesse generale, comprendendo tra l'altro presenze istituzionali e sociali legate alla Comunità delle Giudicarie, all'Ospedale Mandamentale, ai servizi catastali al Centro per l'impiego, al Bim del Sarca, agli Istituti scolastici di valle, il Centro Studi Judicaria.

Questa vasta area delle Giudicarie comprende altri tre Comuni: Sella Giudicarie, Borgo Lares, Tre Ville. È questo un territorio che annovera tradizione e modernità, con una economia dai piccoli numeri, che seppure faticosamente persegue il tentativo di coltivare attività tradizionali insieme con una rete di piccole aziende e un turismo dolce che sostanzialmente rispetta i ritmi della natura.

Certo rimane il problema del lavoro, di una occupazione poco stabile, che abbisogna tuttora di consistenti supporti a sostegno come i progetti dell'azione 19 che quest'anno ha ricevuto oltre 400 domande di lavoro. Anche nella Busa l'universo delle associazioni, ben 144, innerva la quotidianità delle popolazioni. Per chi fa associazione il peso più grande rimane ancora e sempre la burocrazia. “L'associazionismo così diffuso può diventare sempre più fattore di trasmissione di valori, di cultura”, spiega in proposito Graziano Riccadonna. “Il nostro obiettivo è sempre di più quello di far uscire la cultura, la storia, dall'ambito ristretto degli addetti ai lavori proprio attraverso il volontariato associativo”.

Ma ci sono anche i punti di forza che in misura diversa caratterizzano la vita e la società della Busa e dintorni. A partire da un paesino di pochi abitanti come Lardaro che propone, mla valorizzazione culturale e turistica del restaurato e visitabile forte Larino, uno dei testimoni di pietra della Grande Guerra. Mentre Roncone, con il suo sia – pur sofferente – laghetto si propone alle frequentazioni di villeggianti trentini e padani, il paese rimane centro vivo delle attività in capo all'associazione Mato Grosso ed infine, con le sue produzioni casearie resta una eccellenza indiscussa.

E Bondo, con il suo cimitero monumentale austroungarico richiama ad ogni i ricorrenza della storia, con la memoria dei suoi quasi 800 caduti, il valore della pace ritrovata, mentre Breguzzo si propone con il suo retroterra splendido costituito dalla valle omonima, percorsa dal fiume Arnò, purtroppo sempre più minacciato da ulteriore sfruttamento idroelettrico.

E che dire, per l'economia della Busa, dell'Ecofiera di Montagna che pochi giorni fa a Tione ha rilanciato in quattordici settori tematici i prodotti, i valori, il futuro dell'economia della nostra montagna. E più in là, verso est, a Bolbeno e Zuclo, come non ricordare il piccolo miracolo costituito dalla sciovia “Le Coste”, gestita dalla pro Loco, che ad ogni stagione richiama migliaia di ragazzini alle prese con i primi passi sugli sci

Mentre a poche centinaia di metri sta un sacro segno della devozione popolare, il santuario della Madonna del Lares, meta consueta di tanti convalligiani. Non da meno sono infine le suggestioni offerte dal territorio pur scosceso e difficile di Tre Ville, con la sua fascinosa val Manez, passo Daone e sopra Ragoli il villaggio fantasma di Iron, che conserva per la nostra modernità le sue antiche connotazioni architettoniche.

Un territorio, quello della Busa e Sella di Bondo, che sollecita infine anche un richiamo alla imminente assemblea pastorale di zona, da parte di Mario Antolini, storico corrispondente di Vita Trentina, figura emblematica della cultura giudicariese. “Come si sta facendo nella comunità civile – osserva – sarebbe bene che una organizzazione che raccolga i referenti di tutte le UP delle Giudicarie, potesse autoconvocarsi almeno due volte l'anno, lavorando insieme alla ricerca di un percorso comune nella Fede”.

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