Come Mary Shelley creò Frankenstein

Lita Judge – traduzione di Rossella Bernascone

“Mary e il Mostro.

Amore e ribellione. Come Mary Shelley creò Frankenstein”

Il Castoro, 2018

311 p. € 15,50

Età di lettura: da 13 anni

Recentemente le biografie di personaggi più o meno famosi sono diventate un po’ una moda nei libri per i bambini e i ragazzi. Se ne trovano di brevi, di lunghe, di complete, di semplificate. Alcuni lavori sono interessanti e degni di nota, altri meno. In questo panorama variegato possiamo inserire “Mary e il mostro” (Il Castoro), l’avvincente e commovente biografia di Mary Shelly, una fra le più famose scrittrici inglesi, l’autrice di “Frankenstein”.

Questo libro racconta la storia vera di Mary, una ragazza allontanata da casa dalla nuova moglie di suo padre. Ritornata dopo due anni cresciuta e cambiata, Mary presto conosce il poeta Percy Bysshe Shelly, ospite di suo padre, uomo di larghe vedute che sostiene la parità di possibilità per ragazzi e ragazze e il diritto di tutti di vivere la propria vita. Questo uomo, però, è anche figlio del suo tempo e, inoltre, subisce la forte personalità repressiva di sua moglie. Perciò, quando Mary fugge con Shelly, che è già sposato, e presto rimane incinta, la ripudia. Siamo, infatti, nella prima metà dell’800 e tutto questo non è accettabile: rifiutata dalla società e dalla sua famiglia, Mary comincia a vivere come in un incubo che inizia con la morte della sua prima figlia. Mary, però, non si arrende, continua a combattere sostenuta dall’amore per Shelley e dalla sua passione per la scrittura.

Scritto e illustrato dall’americana Lita Judge, questo libro può vantare numerosi punti di forza. Prima di tutto la sua forma molto particolare: è scritto come un diario, ma ogni pagina è una poesia in versi liberi. Non è una graphic novel, ma un lunghissimo albo illustrato in cui testo e immagini concorrono alla narrazione. È basato su un’accurata ricerca storica e letteraria e, pertanto, è molto attendibile e potrebbe anche essere letto al posto di una lezione di storia della letteratura inglese. È avvincente come un romanzo d’avventura, è “buio” come un romanzo del terrore, è commovente come un romanzo d’amore. È interessante per il gioco del chiaro-scuro delle immagini che suggerisce la valenza del mostro quale alter ego della donna: entrambi divisi, combattuti, tormentati, bisognosi di trovare un loro posto nel mondo, di dare un significato alla loro esistenza.

Una biografia che rende onore a una donna forte che ha lasciato un segno indelebile nel mondo, sia per “Frankenstein”, uno dei romanzi più famosi, ancora oggi pubblicato e letto, sia per il coraggio e la determinazione con cui lei ha vissuto.

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