Il titolo è forse un po’ pretenzioso, ma il libro Il Concilio ritrovato, se certo non ci consente di ritrovare nella sua interezza un periodo religioso, sociale e politico tanto complesso e tanto studiato, ci offre però una prospettiva singolare su quell’evento quanto singolare è lo spunto che ne è all’origine: l’acquisizione, da parte della Cassa Rurale di Trento, di un dipinto seicentesco raffigurante appunto una seduta del Concilio di Trento proveniente dal mercato antiquario viennese. Ad occuparsi di ricostruire le vicende storiche ed artistiche della grande tela ricomparsa in pubblico nel 2017 dopo più di mezzo secolo di oblio – ve n’era traccia infatti in alcune fotografie in bianco e nero risalenti agli anni Cinquanta del secolo scorso conservate nell’archivio del Museo Diocesano Tridentino – è Roberto Pancheri, storico dell’arte e conoscitore delle vicende del Concilio di Trento, al quale ha dedicato indagini scientifiche tradottesi poi in scritti divulgativi. Su incarico della proprietà del dipinto, Pancheri racconta nel libro la genesi e la collocazione storica dell’opera, affiancandovi un excursus sullo stato degli studi sull’iconografia del Concilio di Trento, che presenta una non trascurabile messe di opere più o meno note (in qualche caso repliche con varianti del dipinto opera di Elia Naurizio, che fu a lungo esposto nella chiesa di Santa Maria Maggiore e che oggi è al Museo Diocesano), considerazioni sulla genesi e sulla fortuna dell’iconografia conciliare, una esauriente bibliografia. Tra le curiosità relative al dipinto, la collocazione della seduta conciliare in una grande aula affacciata su un paesaggio agreste, la vivacità delle pose degli individui ritratti, la presenza della colomba dello Spirito Santo, avvolta in una nuvola di luce: un richiamo, evidenzia Pancheri, alla migliore tradizione veneziana e quasi “una dichiarazione d’appartenenza a quella scuola”.

Il dipinto è temporaneamente esposto negli spazi aperti al pubblico della sede centrale della Cassa Rurale di Trento, in via Belenzani.