Una ballata contro il razzismo

Roberto Piumini con le illustrazioni di Paolo D’Altan

“Alzati, Martin”

Solferino, 2018

160 p. – € 16,00

Età di lettura: da 10 anni

Quando si parla di difesa dei diritti umani, tra le prime persone che vengono in mente c’è Martin Luther King, il pastore protestante nero che nell’America degli anni ‘50 e ‘60 si è battuto fino alla morte contro i pregiudizi e le discriminazioni razziali. La sua storia è narrata in “Alzati, Martin!” (Solferino) da Roberto Piumini come un grande poema epico in ottave di endecasillabi. Questa ballata, lunga ben 150 pagine, alterna i versi di Piumini alle illustrazioni di Polo D’Altan, alle strofe dei canti gospel. La storia incomincia proprio dall’inizio, dalla tratta degli schiavi, milioni di persone disumanamente trasportate dall’Africa in America per lavorare nei campi. I 41 canti raccontano episodi della violenza razziale che ha caratterizzato la vita di questi uomini e le gesta di molti eroi ed eroine che con una lotta non violenta hanno combattuto per i loro diritti: non solo Martin Luther King, ma anche Harriet Tubman, Rosa Parks, Jo Ann Robinson, Jimmie Lee Jackson. Nel poema sono narrati gli episodi fondamentali di questa lotta. C’è anche il Ku Klux Klan, il cui manifesto è l’unica pagina non in rima del libro, come se perfino la poesia si rifiutasse di adattarsi alla sua logica disumana. Piumini non dimentica neanche le Black Panther di Malcom X che, rispetto a Martin Luther King, sosteneva la necessità di un intervento aggressivo e violento contro chi non rispettava le persone di colore. Manca, invece, la citazione diretta dal famoso discorso: “I have a dream!”, sogno che Piumini, però, magistralmente trasforma in un incubo che attualizza l’intera vicenda. Un incubo in cui migliaia di persone su piccole barche in mezzo a un mare scuro sono alla mercé di uomini senza scrupoli che blaterano parole incomprensibili dentro un cellulare.

Al di là del valore del contenuto su cui non si discute, nell’insieme questo libro è un’opera molto coraggiosa dal punto di vista formale. Alcune ottave di questo poema si leggono con difficoltà, altre, invece, raggiungono alte vette di lirismo e risuonano potentemente in testa. Di sicuro, a seguito di opportuna scelta, la lettura ad alta voce di parti di questo testo può essere interessante punto di partenza per riflettere sul valore delle persone, sui loro diritti e sul bisogno di rispettarli e salvaguardarli.

Di indubbio valore anche le illustrazioni che, come dei fermo-immagine cinematografici, sottolineano i momenti salienti di questa lotta. Una storia che nessuno mai dovrebbe dimenticare.

vitaTrentina

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