A 22 ieri, oggi e domani

Più di 1200 persone all’incontro per i 60 anni di vita dell’Autobrennero al Palarotari di Mezzocorona

“L'Autostrada del Brennero non è una striscia di asfalto, ma una società complessa al servizio di Italia ed Europa, da difendere e da preservare”. E' la frase più applaudita dagli oltre 1200 presenti al Palarotari di Mezzocorona per i 60 anni della Società, a chiusura dell’intervento del presidente Luigi Olivieri.

La battuta, pronunciata dopo i saluti delle autorità regionali, si inseriva nell'aspro confronto in essere, peraltro solo larvatamente citato, fra A22 e Governo romano sul destino della società, sui contenuti della nuova concessione avanzata dal ministro ai trasporti Toninelli e sulle perplessità per la nuova politica tariffaria.

Olivieri ha percorso i sessant'anni di storia mettendo in luce la lungimiranza dei politici che hanno governato la Regione nel dopoguerra con una prima ipotesi di Autostrada dal Brennero a Carpi, peraltro ostacolata in sede romana e considerata a lungo, anche dopo l'autorizzazione ministeriale al via, “opera non prioritaria”.

Per il giornalista Paolo Mieli, relatore di spicco, si tratta di un'impronta da difendere in tutte le sedi come espressione di “buon governo “ e di “intelligente capacità gestionale” che all'imperativo governativo “se proprio la volete fatevela” aveva risposto concretamente portando a termine una delle più belle, se non la più bella autostrada del mondo”. “Se si taglia la sua radice – ha dichiarato Mieli riscuotendo applausi a scena aperta – si rischia di farla morire”.

A rimarcare la validità di quest'asse viario portante, definito “ponte” fra Europa ed Italia, “porta d'ingresso” alla penisola è stato Ennio Cascetta, docente di Pianificazione dei Sistemi di Trasporto dell'Università Federico II di Napoli con una carrellata sulla rete autostradale italiana ed europea, ricca di dati sul suo impatto con lo sviluppo economico e sociale del Paese. Una lezione autorevole che potrebbe rappresentare un utile compendio anche per coloro che reggono attualmente le sorti del Paese, impegnati a valutare costi e benefici di Tav e connessi.

Alla parabola ascendente del traffico di merci e persone sulla A22, che per via dei numeri sta diventando insostenibile, Cascetta, come contrappeso, ha confermato la validità del corridoio ferroviario del Brennero e del tunnel in costruzione, indicandolo come “intuizione alla stregua dell'iniziale idea di autostrada del Brennero”. Sono seguiti gli interventi del docente italo-americano Carlo Ratti, del direttore amministrativo Walter Pardatscher e del direttore tecnico Carlo Costa sulle ricerche in corso in fatto di mobilità con la raccolta di informazioni, dati e controlli costanti con modernissimi sistemi di rilevazione sui manufatti e sulle macchine in modo da abbassare la soglia di incidenti e vittime, sull'organizzazione interna della società e sui legami con il territorio e sui numerosi interventi a sostegno di iniziative con Regioni, Province e Comuni di Pertinenza della A22.

La scommessa per il futuro chiama in causa la tecnologia nella manutenzione dei manufatti, dei mezzi a guida intelligente e l'uomo con l'aggiornamento dei sistemi di gestione e di controllo del traffico per una risposta concreta all'ambiente e alla qualità di vita.

Sono emerse in proiezione una serie di tematiche già attuali, come ha sostenuto Ratti, docente negli Usa a Boston, che necessitano di essere adottate come i vari tipi di sensori, i controlli con droni, le autosemoventi.

Il presidente della Provincia Maurizio Fugatti non si è lasciato sfuggire l’appello uscito da questa celebrazione ed ha ribadito l’intenzione di difendere e sostenere la Società “che ha dato sviluppo e crescita al territorio, ha saputo investire nel settore dei trasporti e dare risposte ai territori imponendosi come esempio tangibile di servizio e gestione”.

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