Le Albere, quartiere cardioprotetto

I tulipani dell'installazione artistica di Anna Scalfi “Fiori dalla fabbrica” che richiamano la radice industriale e operaia della zona sono stati maltrattati dal maltempo. Ma a Le Albere, il quartiere di Trento tra la ferrovia e il fiume Adige progettato da Renzo Piano, continuano a fiorire iniziative. L'ultima in ordine di tempo è promossa dalla società Homeland Securnet, che si occupa di sicurezza e con i suoi operatori vigila sull'intera zona, che con la graduale apertura di negozi, bar e ristoranti e l'arrivo della Biblioteca universitaria centrale (Buc) si è fatta sempre più animata. Molti, e in particolare le famiglie, ne apprezzano anche il grande parco che si affaccia sul fiume. Giovedì 9 maggio alle 18, nella sala conferenze di Isa, in viale Adriano Olivetti 36, la società donerà al quartiere, ma anche a tutta la cittadinanza, due defibrillatori semiautomatici.

Agire tempestivamente in caso di problematiche cardiache può fare la differenza. Il defibrillatore non solo fornisce con gli elettrodi di cui è dotato la scarica elettrica che fa ripartire il battito cardiaco nel caso di un arresto cardio-respiratorio, ma effettua in contemporanea anche l’esame cardiaco della vittima, rilevando le pulsazioni e agendo sulla fibrillazione che il cuore ha nell’immediato post-infarto, stabilizzandolo.

L'uso del Dae, accompagnato dalle manovre di rianimazione cardiopolmonare (respirazione bocca a bocca e compressioni toraciche), fa parte delle azioni da compiere per tentare di salvare chi è colpito da arresto cardiaco e tese a sostenere le funzioni vitali, in attesa dei soccorsi professionali. Azioni semplici, eseguibili da chiunque, che possono salvare la vita di chi è colpito da arresto cardiaco. L'importanza di queste apparecchiature “salvavita” è testimoniata anche dalla presenza, obbligatoria ormai dal luglio 2017, di defibrillatori semiautomatici esterni (Dae) nei luoghi dove le società sportive, professionali e dilettantistiche, svolgono l'attività agonistica e non.

In Italia nel 2016 i morti per malattie ischemiche del cuore sono stati 66.868 (34.869 maschi e 31.999 femmine) e di questi i colpiti da infarto miocardico acuto sono stati 22.924. Nello stesso anno in Trentino i morti per le stesse cause sono stati 1.067 (547 maschi e 520 femmine), di cui 440 colpiti da infarto miocardico acuto (fonte: I.stat – dati.istat.it). L'evento può colpire chiunque e dovunque, e spesso lontano dalle strutture sanitarie. Diversi studi hanno dimostrato come l'intervento dei testimoni presenti durante un arresto cardiaco (la maggior parte delle volte non sanitari) può aumentare in modo significativo la sopravvivenza. Proprio per questo motivo la comunità scientifica internazionale raccomanda la sensibilizzazione e l'addestramento del personale non sanitario, per diffondere la cultura e l’organizzazione della rianimazione cardiopolmonare in Italia; si è cominciato a farlo nelle scuole.

“A noi che ci occupiamo di sicurezza – spiega Vincenzo Circosta di Homeland Securnet, manager con esperienza trentennale nel campo della sicurezza privata e “Security Manager” del quartiere Le Albere fin dal 2016 – è sembrato quasi naturale, dopo aver compiuto l'analisi dei rischi di questo nuovo quartiere per predisporre gli adeguati interventi e servizi di sicurezza e vigilanza, allargare lo sguardo anche a quella che con termine inglese si definisce 'Safety'”. Circosta, che è Past President del Rotary Club Alta Valsugana, tiene a rimarcare lo spirito di servizio che anima l'operazione, che ha un precedente in quel di Riva del Garda, dove da pochi mesi un defibrillatore esterno donato da un privato è stato installato nei pressi del Municipio. “Questa è la prima area cardioprotetta da privati in tutta la città di Trento e ciò crediamo renderà ancora più attrattivo il quartiere”, sottolinea Circosta, auspicando che questo gesto, rivolto a tutta la cittadinanza, possa diventare un modello esportabile in altre zone di Trento. Giovedì alla consegna dei due defibrillatori saranno presenti gli esercenti del quartiere, rappresentanti di Confcommercio (Circosta fa parte della Commissione Sicurezza), e sono state invitate le autorità civili e militari.

I due nuovi defibrillatori saranno collocati alle estremità opposte del quartiere: uno all'ingresso del parcheggio 3 nei pressi del negozio Komodo, di fronte all'edificio che ospita gli uffici di Itas assicurazioni e nei pressi della Buc; l'altro presso la Control Room di Homeland Securnet, a pochi passi dall'ingresso del Muse. Una bella novità nel segno della prevenzione, che si confida possa contribuire anche a far crescere una maggiore consapevolezza in tema di cultura dell’emergenza.

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