“Contro la fatica e il clima imprevedibile”

L'ultima delle sei spedizioni del progetto “TransCanada Alaska Expedition” ha costretto gli esploratori trentini Maurizio Belli e Fulvio Giovannini ad imprevedibili cambi sia di percorso sia di assetto della slitta “3ska”, l'unica in Italia per utilizzo e materiali

“La certezza di essere riusciti a portare a termine anche questa nuova avventura nel Grande Nord del continente americano l'abbiamo avuta solo nel primo pomeriggio di giovedì 18 aprile, mettendo piede ad Anchorage dopo 55 giorni e 1.100 chilometri di marcia, iniziata nel villaggio indiano di Fort Yukon, sopra il circolo polare artico”.

Sono state le prime parole degli esploratori Maurizio Belli, sportivo eclettico di Cadine, e Fulvio Giovannini, alpinista di Zambana, ripercorrendo mentalmente, due settimane fa a Palazzo Geremia, la “Alaska 2019 Ski Walking Winter Expedition”, sesta e ultima tappa del progetto “TransCanada Alaska Expedition” partito nel 1993.

Un lungo e affascinante viaggio di oltre 4 mila miglia – affrontato a piedi, con gli sci, in mountain bike e canoa – sulle orme del nonno di Belli, Vittorio, e degli emigranti trentini che, alla fine dell'Ottocento, si recarono in cerca di lavoro e di fortuna in quei luoghi disabitati ed inospitali, ma terribilmente affascinanti, partecipando alla mitica corsa all'oro.

“Il principale ostacolo incontrato durante l'itinerario finale si è rivelato l'imprevedibilità del clima. L'avanzato stato di scioglimento delle nevi invernali e del ghiaccio sui fiumi ci ha costretto a imprevedibili cambi di percorso e di assetto della slitta”, hanno sottolineato Belli e Giovannini, insieme nelle ultime quattro spedizioni.

All'incontro nella sede di rappresentanza del Comune era presente anche l'esperto di cambiamenti climatici del MUSE, Christian Casarotto, il quale ha mostrato – avvalendosi di grafici, cartine geografiche animate e foto di epoche diverse – quanto rapidamente fossero cambiate le condizioni negli ultimi trent'anni. “È soprattutto in regioni come l'Alaska che si possono notare questi repentini mutamenti”, ha spiegato il Mediatore culturale – area geologia del Museo delle Scienze, nonché operatore del Comitato Glaciologico Trentino della SAT. “Basti pensare che, dagli anni Ottanta in poi, la temperatura media di quest'area si è elevata di 1,5 gradi, un valore che è già oltre il limite di guardia”.

Durante la conferenza stampa, ad attirare l'attenzione (e i selfie) delle tante persone accorse, è stata anche una delle due superslitte gemelle “3ska” (crasi fra Trentino e Alaska) realizzate da nove studenti del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell'Università di Trento, per supportare Belli e Giovannini nella traversata.

La slitta, progettata (unica in Italia e già al centro di un Caffè Scientifico all'ultimo “Trento Film Festival”) per essere un mezzo anfibio terra-neve capace di trasformarsi velocemente in funzione dello stato del terreno e delle necessità dei due esploratori, è servita a trasportare cibo, attrezzature e tende, proteggendoli da freddo, urti ed abrasioni.

“Per lo scafo abbiamo scelto fibre sia di carbonio sia aramidiche, in grado di coniugare leggerezza e resistenza, dotandolo di due pattini rivestiti di strisce sottili in lega di alluminio, anch'esse molto leggere”, ha chiosato Stefano Rossi, coordinatore con Luca Fambri del gruppo di lavoro. “Oltre alla sfida tecnologica e di design, gli studenti coinvolti hanno vinto anche quella personale, sacrificando parte del loro tempo libero pur di far fronte alle difficoltà incontrate in fase di ideazione e di produzione”.

Alla produzione – video, in questo caso – si dedicherà nei prossimi giorni pure il giornalista della sede Rai di Trento, Gabriele Carletti, che, dopo il reportage sul “Chilkoot Trail 2018” (la penultima spedizione di Belli e Giovannini) trasmesso, lo scorso ottobre, nello storico settimanale di approfondimento “Tg2 Dossier”, realizzerà con i due esploratori anche un film sulla “Alaska 2019 Ski Walking Winter Expedition”.

Arrivati a destinazione, Belli e Giovannini hanno incontrato i bambini della “Wonder Park Elementary School” di Anchorage, lasciando alcuni gadget del Trentino nonché un ricordo della Val di Fiemme e dell'Istituto “La Rosa Bianca” di Cavalese. Al sindaco della città che costituisce il più importante snodo di comunicazione dell'Alaska centro-occidentale, i due esploratori hanno consegnato invece una targa dell'Amministrazione comunale di Trento quale segno di amicizia.

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