Nella Bemaha, in attesa di Francesco

In settembre sull’“Isola rossa” è atteso il Papa

“Grazie a tutte le splendide realtà che lavorano fianco a fianco di questo grande popolo malgascio si respira un po’ di ottimismo a Fianarantsoa e nella capitale Antananarivo per le tante promesse fatte in campagna elettorale che non devono essere disattese”. Sergio Matteotti è appena rientrato dal suo ennesimo viaggio in Madagascar, dove si è recato accompagnato dagli amici Mauro Ambrosi e Francesco Laterza. Lo scorso 24 maggio in Madagascar si è votato per il rinnovo del Parlamento, mentre il nuovo presidente Andry Rajoelina è stato rieletto cinque mesi fa: già alla guida del Paese dal 2009 al 2014, gli era subentrato Hery Rajaonarimampianina; e ora è nuovamente al potere.

“Tanti italiani – dice ancora Matteotti – hanno a cuore questa stupenda ‘Isola Rossa’. Dalle Figlie di Maria Ausiliatrice agli Educatori Senza Frontiere della Fondazione Exodus a noi Amici del Madagascar. Tutti siamo impegnati ad assicurare un’esistenza migliore ai bambini che assistiamo. Qui in settembre arriverà Papa Francesco a rafforzare gli animi”.

“Qui c’è tanta concretezza, fra scuole, formazione professionale ed inserimento lavorativo”, continua MAtteotti. “Anche noi sosteniamo alcuni insegnanti. Emozionante è stato il momento di preghiera con suor Fara, suor Francoise e suor Felana e le 11 postulanti, dai 20 ai 26 anni, in partenza per la Costa d'Avorio con l'ispettrice congolese suor Bernadette”. “Due anni di esperienza, di formazione religiosa e umana in un Paese difficile. Diventeranno educatrici, portatrici di pace. Quanto abbiamo bisogno di pace e di giustizia!”, osserva Matteotti.

Ad Antananarivo ci sono piccoli percorsi di cooperazione vera, dal basso, animati dal volontariato, oltre alle suore salesiane di Don Bosco; c’è anche il centro per ragazzi disabili Acbhm dove c’è chi si mette, gratuitamente, al servizio del prossimo.

“Uno spicchio di Trentino buono, a fianco di quella Chiesa, che è speranza tangibile per questa umanità che fatica – osserva ancora Matteotti –; adesso ci sono le magliette biancoverdi della Benacense di Riva del Garda a dare colore, sorrisi e gioia pura. E quelle blu del Mattarello Calcio oltre a quelle rosse del Comitato Trentino della Lega Nazionale Dilettanti, e anche tanti palloni portati nelle valigie. Ma anche le magliette e gli zaini dei nostri amici, farmaci e materiale scolastico, olio e grana trentino. Siamo profondamente convinti che garantire l'istruzione e l'educazione a tutti sia la migliore forma di aiuto”.

Altra tappa del viaggio è stata la regione della Bemaha. “Una delle periferie del mondo – prosegue Matteotti – che non si possono dimenticare, dove educazione e istruzione sono il confine fra civiltà e barbarie”. Le associazioni Amici del Madagascar e Missioni Francescane sostengono con le adozioni di classe il salario di ben 76 insegnanti in 32 scuole, alcune costruite con il sostegno della Provincia Autonoma di Trento.

Mauro, Francesco e Sergio hanno poi visitato le scuole di Andranovorilava e di Soanirenana, dove aveva operato per tanti anni fratel Lanfranco Tabarelli di Faver.

Poi un salto, si fa per dire, a Fianarantsoa, dove si festeggiava Maria Ausiliatrice con 1400 persone dentro la chiesa. “La celebrazione della messa è stato un segno forte di comunità – ricorda Matteotti – con canti di coralità calda, avvolgente, emozionante. Bambini educati e attenti, colori e danze. E poi il pranzo condiviso con le suore Victorine, Marica, Irene e Silvyane. Sapori buoni del loro orto. Entusiasmo e passione salesiana in queste donne dedite al prossimo. Commossi i sei insegnanti più anziani premiati con un attestato di merito”.

A Fianarantsoa c'è anche un centro che ospita 35 ragazzi orfani, ex ragazzi di strada. “Qui c'è il meglio della nostra Italia – osserva Matteotti -, da Rosario, siciliano con grande cuore, a Cristina, da Zak, malgascio, a tutti gli educatori come le volontarie Sara, Annamaria e Ludovica che sono impegnate in un anno di Servizio civile internazionale. Ragazze straordinarie, carinissime. Come la trentina Martina Alessandrini che ha lasciato la sua impronta. Un anno indimenticabile qui e un bagaglio di umanità che nessuno le potrà togliere”.

Attraverso Vita Trentina, Sergio Matteotti ringrazia quanti – singoli, associazioni, scuole (Aldeno, De Gaspari e Ravina), ditte e rifugisti – si spendono per garantire un’istruzione ad ogni bambino.

vitaTrentina

Lascia una recensione

avatar
  Subscribe  
Notificami
vitaTrentina

I nostri eventi

vitaTrentina