Vini firmati dal territorio

La cantina sociale di Mezzocorona ha presentato i primi due vini del progetto Musivum (mosaico). L’assaggio rivela uno stretto legame con le caratteristiche del vigneto

Un folto gruppo di giornalisti nazionali e trentini ha partecipato ad un incontro con la dirigenza e i tecnici della cantina sociale di Mezzocorona che si è svolto il 13 giugno 2019 secondo un programma che prevedeva diversi momenti e motivi di interesse.

Ritrovo presso la cittadella del vino. Visita nei vigneti di Müller Thurgau coinvolti nel progetto in Valle di Cembra. Sopralluogo guidato nei vigneti di Pinot grigio nella Piana Rotaliana. Illustrazione del progetto Musivum. Degustazione dei primi due vini della collezione Musivum presso la barricaia con il sommelier AIS Roberto Anesi, trentino della Val di Fassa. Pranzo curato dallo chef stellato Stefano Ghetta di S. Giovanni di Fassa. Al centro della festa i due primi vini nati dal progetto avviato nel 2015: Müller Thurgau trentino DOC superiore 2017 “Cembra” (3.252 bottiglie) e Pinot grigio trentino DOC superiore 2016 ”Vicinia” (4.508 bottiglie).

Significato e finalità del progetto sono stati illustrato da Umberto Pichler, responsabile del laboratorio controllo qualità della cantina.

La cantina di Mezzocorona raccoglie e vinifica uve di 1.600 viticoltori che coltivano più di un terzo della superficie a vigneto del Trentino: 2.800 ettari distribuiti in tutte le aree viticole del Trentino: Piana Rotaliana, colline di Faedo, Sorni e Pressano, Val di Cembra, Trento, Basso Sarca, Vallagarina, Ala. Un vero mosaico fatto di molti tasselli che corrispondono ad altrettante varietà di uva. L’idea base del progetto è valorizzare in modo diverso i vini prodotti da uve provenienti da vigneti selezionati, in base a tre criteri: la zona (territorio), l’equilibrio vegeto-produttivo del vigneto, la professionalità del viticoltore disposto a seguire ed applicare le indicazioni operative imposte dai tecnici della cantina ed in particolare da quelli che svolgono attività di consulenza in vigna.

Il progetto Musivum prevede la valorizzazione di 5 varietà in Trentino: Gewürztraminer, Marzemino, Teroldego, Chardonnay più uno Chardonnay dell’Alto Adige.

Si tratta di un totale di 15 ettari coinvolti. Per ogni vino sono stati e saranno selezionati 6-8 vigneti. Gli enologi della cantina decidono ogni anno se e quale partita merita di essere messa in bottiglia. Per esaltare al massimo l’identità del vino e dimostrare lo stretto legame tra vigneto, uva e vino che ne deriva.

L’idea non è nuova nella storia della vitienologia trentina. Altre cantine sociali e private si sono cimentate in passato nella promozione di vini rappresentativi di zona e talora anche di singole aziende. L’originalità del progetto Musivum sta nella stretta collaborazione tra viticoltori e tecnici di campagna, lavoro volta collegati con i colleghi che operano nelle fasi successive della catena di vinificazione, assaggio, affinamento, promozione e vendita dei vini.

Le visite in campo hanno offerto elementi e informazioni che confermano la validità dell’iniziativa. Il vigneto di Müller Thurgau si trova in Val di Cembra, frazione Ville di Giovo, località Pian. Il proprietario è Giancarlo Iachemet. Forma di allevamento pergola semplice, altitudine 760 metri, la resa è di 80 q.li di uva ad ettaro intermedia fra i 70 e 90 q.li della DOC. Età delle viti 22 anni. Il vigneto è irrigato a goccia. Le visite dei tecnici hanno cadenza settimanale o anche più stretta secondo le necessità. Gli interventi imposti a viticoltore comportano impegno, rischi e spese aggiuntive che però sono ampiamente ripagate dalla cantina. Nella difesa fitosanitaria il proprietario segue i programma di produzione integrata volontaria SQNPI che da diritto a certificare uva e vino.

Nella stessa mattinata gli ospiti hanno visitato il vigneto di Pinot grigio situato nella zona denominata “Vicinia” nel comune catastale di mezza corona. Il proprietario si chiama Nicola Betta, diplomato perito agrario all’ITA di S. Michele, che non esita a definire l’iniziativa Mosaico una provocazione viticola. Dichiara però di condividere pienamente finalità e conseguenti scelte agronomiche ed enologiche. Il vigneto si trova in zona bonificata, la montagna che si eleva fino a 70-800 metri a fianco della zona a vigneto riflette il calore del sole e anticipa le fasi vegeto- produttive. Il vigneto allevato a pergola oppia dimostra uno stato vegetativo contenuto, ma omogeneo.

Per contenere la resa entro il limite di 90 q.li il viticoltore deve ricorrere al taglio del 30% dei germogli ed eseguire anche altri interventi di contenimento.

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