Lutero degli ambulanti

Un cardinale che parla come un pazzo e viceversa: due teste condividono un’unica bocca, quella di un uomo con berretto che, ruotato di 180°, diventa un folle, accompagnato da un testo che lo identifica con Lutero. “L’uomo puzzle” (1525 circa) è un’immagine in cui la satira, attingendo alla tradizione popolare e carnevalesca, è rivolta contro i cardinali della Chiesa di Roma ed è solo una delle stampe che si scoprono nella mostra “Lutero Per Via. Ambulanti e stampe in Trentino e in Valsugana al tempo della Riforma”, organizzata dalla Fondazione Trentina Alcide De Gasperi in collaborazione con l’Istituto Storico Italo-Germanico della Fondazione Bruno Kessler, che sarà inaugurata sabato 13 luglio, alle 17, al Museo Per Via di Pieve Tesino. La distribuzione di stampe luterane per le strade, nelle piazze e nelle locande dell’epoca svolta dai venditori ambulanti, coraggiosi viaggiatori e tra i primi pionieri della civiltà delle immagini, fu uno dei veicoli propagandistici principali della Riforma protestante e attraverso parole e immagini riprodotte, le idee di Lutero si diffusero rapidamente in tutte le classi sociali, fino a fare di questo fenomeno il primo vero “evento mediatico” della storia occidentale. Sfidando i divieti imposti dagli editti del Sacro Romano Impero e dell’Inquisizione romana, furono i venditori ambulanti il motore della “campagna comunicativa” promossa da Lutero, che riuscì ad arrivare nelle piazze di tutta Europa e perfino in Valsugana, grazie alla protezione garantita da alcune famiglie feudali tirolesi. Numerosi dunque i motivi d’interesse della mostra anche perché per la prima volta, come evidenziato dal direttore della Fondazione Marco Odorizzi durante la presentazione svoltasi lunedì 8 luglio nella sala conferenze della Fondazione Caritro, un museo trentino ha colto la sfida, vincendola, di portare sul territorio provinciale una mostra sulle tracce della Riforma luterana, realizzata grazie al prezioso lavoro di ricerca compiuto dai curatori Massimo Rospocher e Alessandro Paris. “Abbiamo deciso di concentrare l’attenzione sugli oggetti portati in giro dagli ambulanti – ha esordito Odorizzi -, cercando di capire la forza e l’impatto delle immagini: esse mostrano quanto il percorso della storia locale abbia incrociato importanti eventi storici e influito su quella europea”. La mostra è composta di 40 pezzi, per lo più stampe, provenienti da importanti enti prestatori tra i quali la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, il Germaniches Nationalmuseum di Norimberga, la Stiftung Schloss Friedenstein di Gotha, la British Library e il British Museum di Londra, la Biblioteca Seminario vescovile di Padova e il Castello del Buonconsiglio di Trento. Tra di essi anche l’unica delle 16 Bibbie di Lutero conservate in Italia stampata nella sua città, Wittemberg, nel 1556, da Hans Lufft, suo primo stampatore ufficiale. All’inaugurazionbrindisi allietato dal concerto di musiche dell’epoca, “Musica, fogli volanti e Riforma”, una rilettura contemporanea di melodie luterane eseguite da Jacopo Giacomoni (sax) e Alberto Collodel (clarinetto basso) e introdotte da Antonio Chemotti, musicologo dell’Università di Varsavia. La mostra è stata realizzata grazie ad un lavoro corale – Odorizzi ha ringraziato la comunità locale e il corpo dei Vigili del fuoco volontari di Pieve Tesino -, e al sostegno della Fondazione Caritro e sarà visitabile fino al 3 novembre (mar-gio 14.30-18.30, ven-dom 10-13 e 14.30-18.30). Info: museopervia.it.

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