Un “Lupo” tra gli aquilotti

Il bolzanino Flavio Toccoli, ex capitano del Mezzocorona in Lega Pro Seconda Divisione, è il nuovo allenatore del Trento desideroso di tornare subito in Serie D

“Grintoso e determinato”: così dovrà essere il Trento del neoallenatore bolzanino Flavio Toccoli nella stagione calcistica 2019/'20, che gli aquilotti – reduci dall'ennesima retrocessione – disputeranno nel campionato di Eccellenza.

“La determinazione deve diventare il nostro stampo per tutto l'anno. Lavoreremo dal punto di vista mentale, oltre che sull'organizzazione e sulla qualità di gioco”, ha sottolineato, due settimane fa, il 45enne ex tecnico delle Giovanili del Südtirol – Alto Adige e del Bozner durante la presentazione alla stampa nella sede della Giacca Costruzioni Elettriche, sotto lo sguardo attento del presidente gialloblù.

Vincere, tuttavia, non sarà una passeggiata. “Non sarà e non deve esserlo. Sebbene inferiore a quello del Veneto e della Lombardia, il massimo torneo dilettantistico regionale ha altre forze”, ha spiegato Toccoli, cercato in questa sessione di mercato anche dal Levico Terme. “Non andremo in carrozza né noi né i nostri avversari. Che, sulla carta, sono tre: Maia Alta, San Giorgio e Lavis. Senza peraltro dimenticare gli outsider Mori S. Stefano e Termeno. La differenza la faranno l'atteggiamento, incluso quello comportamentale, la prestazione e la voglia di vincere”.

Da giovedì 18 luglio, giorno del ritiro precampionato a Terlago, il “Lupo” – come il nuovo mister del Trento era soprannominato da giocatore: roccioso difensore di Virtus don Bosco, Termeno, Südtirol, Mezzocorona, Arco, Bolzano, Stegona e Bozner – è pronto ad azzannare chiunque lesinasse impegno.

“Sulla grinta non transigo. In campo non vanno il nome e il palmarès. Dopodiché, se abbinando le qualità tecniche a quelle mentali, dovessimo comunque perdere, faremmo i complimenti agli avversari”, ha affermato Toccoli, ex capitano del Mezzocorona in Lega Pro Seconda Divisione, dove ha giocato (allora, però, si chiamava “C2”) anche con il Südtirol.

Il suo entusiasmo, oltre ad avere colpito il neodirettore sportivo Attilio Gementi, dovrà ora contagiare pure l'intera squadra, composta da tanti ragazzi del vivaio (su tutti il centrocampista roveretano Matteo Trevisan), finora l'unico motivo di orgoglio per la società presieduta da Mauro Giacca.

“Si vince con il gruppo, in tutti gli sport e non solo nel calcio. La mia non è una frase banale, ma frutto dell'esperienza accumulata in questi anni. Con il gruppo e, naturalmente, con il lavoro”, ha fatto notare l'ex “diggì” del Campodarsego, club portato due mesi fa ai playoff di Serie D.

Categoria per la quale Toccoli ha già la licenza UEFA B. Non gli resta, insomma, che vincere il campionato di Eccellenza. Ne sapremo di più già dall'amichevole che il Trento, domenica 28 luglio, giorno della “9ª Festa del Tifoso” granata, giocherà a Lavarone (alle 17, ingresso gratuito) con il Cittadella 1973. Anno in cui gli aquilotti militavano in “C”. Che la rincorsa abbia inizio allora.

vitaTrentina

Lascia una recensione

avatar
  Subscribe  
Notificami
vitaTrentina

I nostri eventi

vitaTrentina