Solfeggio, una pratica da salvaguardare

Assai florido di nuova linfa risulta l'ambito contemporaneo didattico pedagogico per l'insegnamento della formazione musicale. Accade sovente che questo immenso mondo culturale valorizzi prevalentemente il nozionismo e lo stesso venga inteso come unica fonte di apprendimento e fine, quale mera e speculare pratica, slegato da una concreta realizzazione che tralascia di considerare il valore incommensurabile dell'esperienza, della ricerca del vissuto personale, come mezzo alternativo per giungere all'apprendimento, acquisizione del concetto.

Un imparare, in altre parole, attraverso la sensazione, il ricordo, che segna e guida il percorso di crescita musicale e spirituale (il rifermento non è religioso ma antropologico), dell'individuo allievo.

Mi riferisco a “Cantica musicale di base», l’imponente lavoro di Antonio Gasperi che ha visto la luce recentemente. Un’opera didattica di 9 volumetti suddivisi in terne con i sottotitoli: “Solfeggi cantati per voce e pianoforte”; “Quaderno del canto” e “Quaderno delle esercitazioni ritmiche”. E’ un doveroso lavoro pensato, soprattutto, “per la salvaguardia della pratica del solfeggio che è – afferma Gasperi – sacrosanta come il saper leggere e lo scrivere. Desidererei che questo lavoro fosse un piccolo contributo per combattere la piaga dell'analfabetismo che in questo campo ha raggiunto quasi tutti coloro che cantano in coro per non dimenticare  i nostri giovani e il loro disagio nell'affrontare serenamente lo studio della musica”.

Antonio Gasperi dopo anni d’intensa attività dedicata alla musica come insegnante di solfeggio al Conservatorio di Musica di Trento, come compositore, organista e direttore di coro ha voluto presentare questa raccolta ben intesa, strutturata, articolata che racconta con sapienza tale cammino.

L’opera, suddivisa in tre sezioni di competenza, affascina per la bellezza dei contenuti musicali e la gradualità vincente con cui l'autore accompagna e arricchisce il percorso del lettore.

La prima sezione, dedicata ai solfeggi cantati per voce e pianoforte, offre melodie bellissime con accompagnamenti raffinati ed eleganti.

Un viaggio suggestivo sonoro che porta alla conoscenza di molteplici forme, epoche e stili corredato da essenziali, ma esaustive, descrizioni tecniche e filologiche.

La seconda sezione interamente dedicata all'evoluzione del canto che dagli albori del gregoriano, attraverso la dimensione modale porta alla realizzazione in varie interpretazioni dello stile corale propone un ricco patrimonio di esempi, realizzazioni di pregio che portano la firma dell'autore.

Terza e ultima la sezione dedicata all'acquisizione delle competenze ritmiche. Notevoli gli esempi offerti che affrontano con efficacia le varie combinazioni, possibilità del tempo. Vari gli organici deputati all'esercizio, profonda la ricerca per valorizzare con cura ogni dettaglio.

Un'opera didattica completa che fa risuonare lo scibile. Caratteri 2941

Erika Eccli

docente di formazione e discipline corali, è direttrice del Coro La Sorgente e del Coro i Cantori di Seregnano, compositrice di canti d’ispirazione prevalentemente sacra per diversi dei quali ha ricevuto riconoscimenti e vinto premi nell’ambito di concorsi nazionali

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