Giù le mani da Serodoli

“Per la Giunta provinciale la vicenda di Serodoli a Madonna di Campiglio è chiusa: non si faranno impianti e da qui al 2018 non se ne parla più”. Lo aveva garantito, nel gennaio 2015, l’allora assessore provinciale Carlo Daldoss. Siamo alla fine del 2019 e la questione torna prepotentemente d’attualità. Sabato 28 settembre la Sat – Società degli Alpinisti Tridentini – e i giovani di Fridays for Future, il movimento di sensibilizzazione sui cambiamenti climatici ispirato dalle parole e dalle azioni di Greta Thunberg, promuovono una manifestazione in difesa dell’ambiente naturale dell’area di Serodoli, sopra Madonna di Campiglio, in val Rendena, all’interno del Parco Naturale Adamello Brenta. Si torna infatti insistemente a parlare di spinte ad ampliare le aree sciabili della Ski Area Madonna di Campiglio Val Rendena e Val di Sole (nelle zone di Mondifrà – Malga Dimaro, Serodoli – Val Gelada – Pellizzano e di Malga Ritort – Plaza). Netta la contrarietà delle sezioni Sat di zona che rendono esplicito il loro dissenso insieme a Fridays for Future, invitando a partecipare a una camminata nelle tre aree interessate dalle richieste di ampliamento: lago Serodoli, Val Gelada -Pellizzano, Malga Ritort – Plaza.

Il ritrovo è previsto sabato 28 al parcheggio della Zangola, sopra Campiglio (l’orario sarà definito nei prossimi giorni). Dopo l’escursione dimostrativa i gruppi arriveranno intorno alle 13 al lago Nambino, dove si terranno una serie di interventi e testimonianze.

“I giovani di Fridays for Future hanno colto con favore la nostra proposta – spiegano Luigina Armani, consigliera centrale e presidente della sezione Sat di Pieve di Bono e Paolo Querio, presidente della sezione di Pinzolo –. E’ importante far sentire la voce della Sat, a fianco dei giovani che lottano per spingere i governi a una decisa e concreta tutela dell’ambiente; anche se siamo pienamente consapevoli che la testimonianza è importante, ma ben più importante sarà la presenza attiva ed informata quando si tratterà di arrivare alla pianificazione territoriale da parte degli organismi tecnici di competenza”.

Il Consiglio e la Giunta della Sat sostengono in pieno l’iniziativa delle sezioni territoriali e auspicano che “su previsioni urbanistiche così impattanti ci siano spazi, modi e tempi per aprire un confronto a tutti i livelli: ambientale, paesaggistico ed anche su costi e benefici di richieste indirizzate a perseverare una monocultura dello sci anacronistica e controproducente”.

“Non vogliamo demonizzare un comparto dell’economia turistica importante e redditizio per il Trentino – dice la presidente della Sat, Anna Facchini -, ma siamo molto critici sugli ampliamenti delle aree sciabili. Su Serodoli la nostra posizione è nota. Dalla politica ci aspettiamo un surplus di senso di responsabilità: non bisogna mai dimenticare che si sta disegnando il futuro delle prossime generazioni”.

Sul destino dell’area naturale di Serodoli ha depositato un’interrogazione in Consiglio provinciale Alex Marini del M5S.

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