E’ giunta alla terza edizione e sta espandendo i suoi orizzonti tematici la rassegna culturale roveretana “Ottobre & Cultura del Fontana”, organizzata dall’Istituto Superiore roveretano in collaborazione con la Biblioteca Civica “G. Tartarotti”. La nuova edizione della rassegna, dal titolo “Ribelli e Testimoni”, propone in quattro incontri, validi come corso di aggiornamento per i docenti delle scuole superiori di primo e secondo grado, con studiosi di primo piano provenienti da quattro diverse regioni italiane un esame dell’opera di alcune tra le personalità culturali più emblematiche degli ultimi due secoli.

Il primo appuntamento, mercoledì 2, si è focalizzato su Giacomo Leopardi – che giusto duecento anni fa componeva gli immortali versi dell’Infinito, letti assieme ad altre poesie dall’attore Daniele Berardi. Il filosofo milanese Paolo Barbieri ne ha esaminato la figura nell’ottica dell’intellettuale ribelle, che critica superficialità e piccolezze della società italiana del suo tempo. Nel secondo incontro, mercoledì 9, la poetessa e docente veneziana Lucia Guidorizzi ha affrontato i versi e le prose della statunitense Emily Dickinson, mite ribelle e sognatrice di una umanità nuova. Mercoledì 16 ottobre alle 16.30 nella sala conferenze dell’Itet “Fontana” in via del Teatro, 4 lo studioso triestino Enzo Santese analizzerà l’opera di un innovatore particolare del romanzo quale Italo Svevo, che per primo trattò in Italia della nascente psicanalisi.

Il ciclo di incontri si conclude mercoledì 23 alle 16.30 alla Biblioteca “Tartarotti” con Giuseppe Colangelo, che tratterà di Primo Levi: uno scrittore che testimoniò con straziante coraggio e veridicità la tragedia della Shoah in opere quali Se questo è un uomo e I sommersi e i salvati, e che qui viene ricordato nel centenario della nascita.

Nei primi due scrittori è più marcata la scelta ribelle, verso i limiti e le ristrettezze e dei progetti di vita del proprio tempo; gli ultimi due hanno saputo comunque ribellarsi al silenzio ed essere testimoni il primo delle contraddizioni e dei contraccolpi del sogno di una nuova civiltà del XX secolo, il secondo del furore dell’uomo contro l’uomo, che culminò nel tentativo di genocidio degli ebrei residenti in Europa.