Orto&Giardino
Raccolta delle melagrane
Le melagrane vanno raccolte quando sono ben mature e prima che la grossa buccia si spacchi e faccia intravvedere i frutti. Per capirlo è sufficiente conoscere il colore della varietà, a buccia rossa classica, o gialla o striata.
RACCOLTA DELLE MELAGRANE. Le melagrane vanno raccolte quando sono ben mature e prima che la grossa buccia si spacchi e faccia intravvedere i frutti. Per capirlo è sufficiente conoscere il colore della varietà, a buccia rossa classica, o gialla o striata. Quando i frutti raggiungono questi colori è il tempo della raccolta. Anche la dimensione è un indice di maturazione. La melagrana matura è piena di chicchi succosi. Va da essi estratta la polpa che presenta qualche difficoltà. La tecnica corretta di estrazione dei chicchi è la seguente: tagliare a metà il frutto e incidere la buccia cuoiosa in corrispondenza delle membrane bianche che separano gli spicchi. Una volta aperto il frutto con le mani. Si può mangiare tal quale o facendone spremute da filtrare prima di essere servito. I frutti crepano in pianta per carenza o eccesso di acqua (piogge autunnali intense).
BULBI E FIORITURE. Se il terreno non è gelato si possono ancora piantare i bulbi a fioritura primaverile. Per avere fioriture successive fino a tarda primavera nel trapianto di bulbi seguire questo ordine: bucaneve e crocus fioriscono da gennaio a marzo mesi in cassette profonde 3 cm.; i giacinti saranno in fiore a marzo in cassette e vasi; i narcisi saranno aperti da fine marzo a metà aprile posti in cassette interrati a 5-7 cm. di profondità; muscari e scille fioriscono ai primi di aprile; i tulipani posti in vasi capienti, coperti da almeno 10 centimetri di terra saranno fioriti per tutto aprile: da metà aprile a metà maggio gli agli da fiore daranno il meglio di sé.
Tutte queste bulbose non richiedono concimazioni o altre cure, ma solo una bagnatura dopo l’impianto e moderata in seguito.
COMPOST DA FOGLIE SECCHE. In autunno il giardino si copre naturalmente delle foglie che cadono dalle piante e arbusti che stanno entrando in riposo invernale. Per tanti sono un problema visto che la raccolta può diventare impegnativa. vanno invece considerate una grande risorsa. Possono essere accumulate nella compostiera o in un recinto di rete collocato in zona soleggiata e riparata dal vento. In poco tempo diventeranno un ottimo compost da usare nell’orto o per la preparazione di terricci per piante da fiore in vaso.
Le foglie migliori da compost sono quelle leggere e meno ricche di fibra e cellulosa (vite, quercia, faggio, castagno), Poco adatte sono le foglie coriacee di alloro e magnolia e quelle di noce, acero e betulla.
Ma le foglie secche sono ottime e consigliabili anche per riparare le aiuole dove sono stati piantati tulipani, narcisi e altri bubi a fioritura primaverile o per pacciamare al piede rose, ortensie e altre piante fiorifere o arbustive del giardino.
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