“Passione” al Centro

Alla conclusione dell’anno pastorale, gli animatori religiosi e i referenti dei gruppi missionari si sono dati appuntamento per la verifica del cammino fatto e per suggerire tematiche in preparazione all’Assemblea Missionaria diocesana di ottobre. L’ospitale casa dei Comboniani a Trento ha visto la presenza di una trentina di persone che con semplicità e disponibilità hanno raccontato quanto proposto nelle diverse zone pastorali e nei decanati per trasmettere lo spirito missionario della Chiesa. Dai vari interventi è emersa proprio la “grande passione” di cui parla il Papa nel messaggio per la Giornata mondiale, che va al di là dell’età, delle capacità, delle delusioni. E’ la “passione” che spinge ad essere missionari, ad uscire da noi stessi, dagli stretti confini della parrocchia e del decanato per spaziare nel mondo e nella Chiesa. Anche la semplice lettura di una rivista missionaria, si è detto, contribuisce a questa apertura.

Si è sottolineata l'importanza di proseguire con le Domeniche di formazione e animazione missionaria per proporre e ravvivare questa passione, per conoscersi fra gruppi e per collaborare insieme. 11 sono state quest'anno le uscite che il Centro Missionario ha fatto sul territorio incontrando circa 230 persone nelle zone pastorali.

A proposito dell’animazione dei ragazzi e dei giovani ci si è chiesti come offrire loro l’opportunità di conoscere la missione, favorire il crescere di sentimenti di fede e l’attenzione all’altro. Dopo la proposta fatta assieme all’Ufficio catechistico di visite dei gruppi di catechesi (ben 495 ragazzi quest’anno) e di alcune classi scolastiche al Centro Missionario, nel cuore di molti è nato un desiderio e una proposta un po’ folle:  perché non istituire di una “Commissione ragazzi missionari” per far pensare, proporre e divulgare l’attività missionaria affinché gli stessi ragazzi diventino missionari tra i ragazzi? Una proposta da vagliare bene assieme anche a catechisti, genitori… ma, è bene che ci sia voglia di mettersi in gioco, di pensare nuove forme di evangelizzazione. L’evangelizzazione ha stimolato molti suggerimenti: diffondere più capillarmente le lettere che i missionari scrivono dalle loro terre, per conoscere più da vicino le realtà e lo specifico della loro azione pastorale, proporre incontri ad hoc con i missionari e la cittadinanza, valorizzare le riviste missionarie e i nuovi media, cogliere le occasioni che si presentano via via lungo l’anno, per trasmettere la passione per Dio e per l’uomo. Molto importante è cogliere la presenza dei profughi sul nostro territorio come opportunità per scoprire quanti migranti sono inseriti nella nostra società trentina e nella nostra Chiesa trentina ma soprattutto scoprire che sono un valore aggiunto e non solo una soluzione ai problemi connessi con l’invecchiamento della popolazione e del calo demografico. Gli immigrati di altre fedi religiose ci richiamano alla necessità di avere, in nome di Dio, un dialogo per camminare insieme nella ricerca della fede e di una convivenza pacifica.

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