Verità e giustizia per Regeni e Zaki: il presidio anche a Trento

Si è svolto anche a Trento nella mattinata di oggi il presidio simbolico organizzato a livello nazionale dalla Rete Italiana Pace e Disarmo per chiedere verità e giustizia per Giulio Regeni e Patrick Zaki. L’iniziativa fa seguito alla richiesta fatta dalla Rete al Governo di richiamare l’Ambasciatore italiano in Egitto, di esercitare una forte azione di pressione sulle autorità egiziane affinché venga fatta giustizia per l’omicidio di Giulio Regeni e sia liberato Patrik Zaki, lo studente egiziano all’università di Bologna detenuto da 10 mesi senza processo.

Numerosissime le realtà della società civile che hanno aderito all’appello. A Trento, per chiedere il rispetto dei diritti umani e delle libertà di espressione e di associazione in Egitto, oltre che la cancellazione degli accordi di cooperazione e vendita di armi con il regime di al-Sisi, si sono ritrovati davanti al Comune i segretari di Cgil, Cisl e Uil del Trentino.

Pur nell’assoluto rispetto delle stringenti norme sanitarie imposte dall’emergenza le tre confederazioni si sono unite a quanti anche oggi hanno espresso sconcerto di fronte ai risultati dell’inchiesta della Procura di Roma sulle violenze e sulle torture subite da Giulio Regeni per mani di apparati statali egiziani. Un’occasione anche per richiamare l’attenzione sulle condizioni di oltre 1000 morti nelle carceri egiziane dal 2013 ad oggi, sui 60.000 prigionieri politici tra i quali, lo stesso Patrick Zaki.

I segretari di Cgil, Cisl e Uil del Trentino davanti alla sede del Comune di Trento. Foto Facebook Cgil del Trentino
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