Liturgia, celebrazione dell’incontro

A Riva del Garda il VI convegno dei Ministri straordinari della Comunione e della Liturgia

C'era molto del pensiero di Papa Bergoglio, e un pubblico di quasi novecento partecipanti, al sesto convegno diocesano dei ministri straordinari della Comunione e della Liturgia. L'evento, che si è tenuto presso l'auditorium della chiesa di San Giuseppe a Riva del Garda, ha raccolto ministri e credenti provenienti da tutta la Provincia, da Rabbi a Canazei fino al Primiero, per riflettere sul senso della Liturgia e sul suo valore oggi. Un bilancio più che positivo per la giornata di incontro e riflessione.

In mattinata, dopo le lodi mattutine, la lectio magistralis di don Franco Magnani, teologo, direttore dell'Ufficio liturgico nazionale e docente di liturgia presso l'Istituto di liturgia pastorale di Padova, il cui intervento ha sollecitato molte domande da parte dei presenti. Nel pomeriggio invece i lavori sono ripresi con informazioni pratiche sull'attività dell'Ufficio Ammalati e con la santa messa.

I due momenti, intervallati da una pausa conviviale tutti insieme, hanno avuto il filo conduttore della liturgia eucaristica. Per parlarne, introdotto dal moderatore don Cesare Sebastiani, è arrivato don Franco Magnani. “Liturgia ed evangelizzazione” sono il tema del sesto convegno, nonché due punti focali per la dottrina cristiana. E oggi, ha detto don Sebastiani, se ne riparla in un momento importante come quello del Sinodo sulla famiglia appena conclusosi a Roma.

“Liturgia forma privilegiata di evangelizzazione” è anche il titolo della relazione di don Magnani. Il religioso – che ha ammesso di avere con il Trentino un'amicizia speciale, nata arrampicando sulle Torri del Vajolet da ragazzo e coltivata tuttora da coinquilino di don Ivan Maffeis, a Roma – ha letto e commentato diversi passi tratti dall'esortazione papale Evangelii Gaudium, per attualizzarli nell'esegesi. Liturgia come celebrazione dell'incontro, come festa di una bellezza che ha come cifra l'essenziale. “In questo tempo di Grazia che la Chiesa sta vivendo, Papa Francesco ci interpella tutti, affinché si compia una scelta missionaria capace di trasformare ogni cosa. Dobbiamo essere aperti, nei cuori e anche nelle porte delle chiese… il Papa dice che le porte dei Sacramenti vanno tenute aperte, la Casa del Padre non dev'essere una dogana”, ha detto don Magnani, mettendo in risalto il ruolo della Gioia. “L'evangelizzazione deve essere gioiosa, di quella Gioia profonda che è anche fraternità e bellezza. Ma come gioire con il peso delle croci che dobbiamo portare nel quotidiano? Nella liturgia, se diamo credito al rito come realtà viva, autentica, troveremo la sapienza per passare dalla lamentela all'invocazione, dalla cronaca dei nostri insuccessi alla memoria dell'opera di Dio”.

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