La decrescita propone cioè un sistema di produzione che sia sostenibile, che non ha come obiettivo la riduzione del PIL, ma il cambiamento della nostra mentalità capitalistica, basata sulla sovrapproduzione e sul consumo eccessivo, sia a livello locale che globale.
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Alla Conferenza ONU sul Clima (COP24) a Katowice si discute sulle politiche da promuovere per affrontare le problematiche legate al cambiamento climatico che è ormai accettato da tutta - o quasi - la comunità internazionale. Ma tutti i cambiamenti vanno costruiti su un presupposto fondamentale: la volontà di realizzarli.
La Polonia ha un mix energetico basato in gran parte sul carbone: si vive letteralmente sopra ad una gigantesca miniera. Si estrae, si vende, si consuma questa materia prima incessantemente. E questo fa del paese, ovviamente, un grande emettitore di gas ad effetto serra. Ci sono molte perplessità sulla sua scelta come ospite. E negli ultimi anni ha messo in atto una serie di repressioni contro i movimenti sociali e i diritti umani.
Lo stato di salute del clima e gli scenari attesi che sono stati descritti dai vari rapporti scientifici presentati alla Conferenza ONU sul Clima (COP24) stanno creando senza dubbio un certo scompiglio e, forse, persino imbarazzo tra i delegati presenti a Katowice in rappresentanza dei Paesi di tutto il mondo.
Come proteggersi dalle conseguenze dei cambiamenti climatici quando è il nostro governo che non ci tutela? Secondo molti giovani presenti a COP24 la nuova frontiera dell’attivismo è il contenzioso climatico. Solo quando si combatte in prima persona per i propri diritti umani, attraverso la promozione di azioni legali e riforme legislative, si possono rendere gli stati responsabili delle loro azioni.
Climakers cerca di capire cosa i contadini possano fare per adattarsi ai cambiamenti climatici e ridurli al minimo nei modi meno invasivi possibili. Il loro progetto è difendere l’ecosistema, tutelare i propri interessi e le proprie aspirazioni, difendersi dalle minacce che corrono in quanto uno dei gruppi più danneggiati dal cambiamento climatico
Alla COP24 abbiamo incontrato Greta Thunberg, una studentessa svedese di 14 anni che ogni venerdì protesta da sola davanti al Parlamento a Stoccolma.
La giornalista e professoressa Cilene Victor spiega quanto i cambiamenti climatici siano alla base di uno dei fenomeni più gravi ed attuali del nostro tempo: l’Internal Displacement o migrazione interna.
Oggi, 10 dicembre, viene celebrato il settantesimo anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Alla Conferenza ONU sul Clima (COP24) abbiamo voluto approfondire la tematica e capirne il nesso con i cambiamenti climatici.
I cambiamenti climatici richiedono un forte coinvolgimento collettivo per essere affrontati e quindi una grande diffusione di informazioni è importante per creare consapevolezza. In che modo le notizie sul cambiamento climatico sono raccontate dai media? Quali sono le storie che possono incoraggiare o scoraggiare le persone ad agire sul cambiamento climatico?
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