|
Turismo. Nel 2016 il fatturato legato ai servizi offerti dai 230 impianti a fune del Trentino è stato di circa 200 milioni di euro. Dodici anni fa era di 129 milioni di euro.Il dato è emerso dall’ incontro annuale degli operatori del settore che si è tenuto ieri nella sala di rappresentanza della Regione a Trento, occasione per evidenziare l’andamento del comparto impiantistico.Della crisi che investe il settore ha parlato in particolare il presidente delle Funivie Campiglio Francesco Bosco. “Sono nove anni – ha detto – che stiamo vivendo una profonda crisi dovuta alla diminuzione dei turisti sciatori e all’aumento dei costi di gestione, ma nonostante questo il settore ha tenuto e non ha prodotto disoccupati. Il fatto di avere comunque garantito un buon innevamento è una garanzia per le grandi agenzie turistiche”.
“Le piccole società impiantistiche – ha detto l’assessore al turismo Dallapiccola – non devono concentrarsi solo sull’ammodernamento degli impianti, devono costruire un’offerta rivolta anche a chi non scia, diversificare proponendo il servizio degli impianti ma anche enogastronomia, piste da slittino e snow bike”.
|
Lascia una recensione