Elemosina, riconoscere la complessità

Bolzano – Chi chiede l’elemosina senza dare fastidio non può essere multato. Il principio è stato ribadito dalla prima sezione del Consiglio di Stato che ha accolto un ricorso straordinario proposto alla Presidenza della Repubblica dall’associazione “Avvocati di strada”. Il ricorso era contro un’ordinanza firmata dal sindaco di Molinella, un comune del Bolognese: “In sostanza – dichiarano gli Avvocati di strada – il Consiglio di Stato ha ritenuto che il sindaco non può in nessun caso colpire con provvedimenti punitivi chi si limita a chiedere l’elemosina senza molestare o infastidire”.

La presa di posizione della Caritas di Bolzano-Bressanone: “La recente sentenza del Consiglio di Stato conferma quanto emerge dall’esperienza della Caritas diocesana, ovvero che multe e divieti non sono una riposta efficace al fenomeno del chiedere l’elemosina. Si tratta piuttosto di trovare il modo, nelle nostre città e nei nostri paesi, di convivere in modo pacifico con chi è costretto a chiedere aiuto, lasciando la libertà di domandare e mantenendo, come cittadini, la libertà di dare o non dare”. “Certamente – aggiunge la Caritas – sono da sanzionare comportamenti aggressivi e violenti da parte di chiunque. Per questo ci sono già le norme del Codice penale. La Caritas diocesana incoraggia tutti i Comuni che già hanno intrapreso questa strada a rinunciare definitivamente allo strumento dei divieti e a promuovere il reciproco rispetto tra le persone, così come richiede la complessità della società in cui viviamo”.

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