Lea Botteri, xilografa contemplativa tra paesaggi, fiori e fede

Venerdì 10 giugno alle 18 si inaugura la mostra “Officina segreta. Xilografie di Lea Botteri nelle collezioni del Museo Diocesano Tridentino”, un’esposizione curata da Roberto Pancheri dedicata alla riscoperta dell'artista trentina.

Nata a Creto (Pieve di Bono) nel 1903, figlia del medico condotto del paese, rientrata a Trento dopo l’internamento a Katzenau, frequentò l’Istituto Magistrale e per tutta la vita si dedicò all’insegnamento elementare, dapprima in val Rendena e poi in città. La sua prima xilografia risale al 1940, nel 1945 espose per la prima volta in pubblico. Spirito appartato e contemplativo, si dedicò esclusivamente all’arte dell’incisione su legno realizzando oltre centocinquanta matrici. Socia dell’Associazione Incisori Veneti, ebbe una intensa attività espositiva in mostre collettive di xilografia sia in Italia che all’estero.

Si possono indicare in quattro gli ambiti della sua produzione, esemplificati nelle quattro sezioni della esposizione. ”Luoghi” è una serie di suggestive vedute: del Trentino, quali la rupe su cui svetta la chiesa di Santo Stefano a Carisolo, e anche dei paesini mediterranei dove spesso si recava in vacanza, quali Chioggia, Cervo Ligure , Amalfi, Capri o Maiorca. Segue una sezione dedicata al tema floreale, al quale, a partire dagli anni Cinquanta, si dedicò quasi in toto raffigurando fiori, insetti o zolle d’erba, con uno sguardo analitico e ravvicinato di ascendenza düreriana. Le xilografie di soggetto sacro, poi, documentano il profondo senso religioso che connota tutta la sua produzione. A più riprese trattò svariati temi dell’iconografia cristiana, dalla Natività a san Michele Arcangelo ai santi protettori d’Italia. L'ultima sezione presenta al pubblico la produzione meno nota dell’artista, anche se qui si esprimono al meglio le sue doti di sintesi, quella realizzata su commissione o per omaggio amicale: ex libris e illustrazione librarie, fra l’altro per illustrare opere di Giovanna Borzaga, Giuseppe Caprara o Marco Pola.

A trent’anni dalla scomparsa il Museo Diocesano rende omaggio a Lea Botteri con questa mostra personale retrospettiva di una cinquantina di pezzi che attinge alla ricca collezione di grafica del Novecento costituita da mons. Giovanni Battista Fedrizzi, (direttore del Museo Diocesano fra Vincenzo Casagrande e Iginio Rogger) e alla raccolta privata custodita dalla sua erede, Milena Bruti Orsingher.

La mostra è esposta al Museo Diocesano Tridentino (Trento, Palazzo Pretorio, piazza Duomo) dal 10 giugno al 29 agosto, aperta tutti i giorni ad eccezione dei martedì, del 26 giugno e del 15 agosto. Orario: 10-13 e 14-18. Ingresso gratuito ogni prima domenica del mese.

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