Avanti, lottatori di speranza

La marcia per i migranti nella Settimana dell’accoglienza promossa dal Cnca. Singoli cittadini, istituzioni e associazioni riflettono sull’intreccio tra doveri e diritti, il cui rispetto è fondamentale per creare comunità accoglienti

3 ottobre 2013: una barca carica di migranti, in maggioranza eritrei, affonda a mezzo miglio dalle coste di Lampedusa. 368 morti, venti i morti presunti, 155 i superstiti, di cui 41 bambini. E’ il naufragio più grave accertato, in termini di perdite di vite umane, nel Mediterraneo. Per questo il 3 ottobre è la Giornata Nazionale in Memoria delle Vittime dell’Immigrazione. A Trento la Giornata è stata vissuta, all’interno della Settimana dell’accoglienza promossa dal Cnca – Coordinamento nazionale comunità di accoglienza -, con una marcia “per ricordare” da piazza Lodron a piazza Dante, per confluire poi in serata nella Sala della Cooperazione per ascoltare le parole di don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele e di Libera Contro le mafie. Sull’iniziativa, voluta, oltre che dal Cnca, da Centro Astalli Trento, Arcidiocesi di Trento e Libera Trentino, pesa come un macigno la notizia dell’arresto – è ai domiciliari – del sindaco di Riace, Mimmo Lucano, accusato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina: è ancora fresca l’eco dell’intervento via Skype al convegno nazionale di Emergency, tenutosi a Trento ai primi di settembre, di questo sindaco di un paesino del Sud Italia, nella Calabria della ‘Ndrangheta e del narcotraffico, rifiorito grazie a politiche di integrazione e di accoglienza portate avanti forse in modo non ortodosso, talvolta naïf, ma che mai si sarebbe immaginato potessero andare a cozzare con le leggi. Non pochi concordano con le parole dello scrittore Roberto Saviano: usano il razzismo come arma di distrazione di massa.

Con parole diverse, aveva espresso un concetto analogo la mattina precedente Felipe Camargo, Rappresentante per il Sud Europa dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr), parlando agli studenti e alle studentesse nell’Aula Kessler del Dipartimento di Sociologia, prima, e ai rappresentanti delle istituzioni, delle associazioni e delle cooperative sociali, poi: il fenomeno migratorio, che non rappresenta un’emergenza per l’Italia (oltre tutto gli arrivi dal Mediterraneo sono fortemente calati, già con il precedente governo), è usato proprio come arma di distrazione di massa (“Ma in Italia non ci sono problemi più grandi delle migrazioni?”, si è chiesto provocatoriamente).

Al termine della marcia, il Centro Astalli Trento insieme alle istituzioni locali, ai rappresentanti dell'Arcidiocesi e del Tavolo delle Religioni piantando in piazza Dante un albero – come nello stesso momento fanno altrove: a Vicenza, Padova, Roma, Napoli, Catania e Palermo – ha inaugurato uno dei Giardini della Memoria e dell'impegno sparsi in tutta Italia. Un albero che diventa simbolo del ricordo di chi non c'è più, ma anche testimonianza di una società che si vuole plurale. Un segno concreto di impegno, per quanti non si rassegnano alla deriva individualista e vogliono operare, in prima persona, per un futuro di pace, accoglienza, convivenza, facendosi, come suggerisce il titolo della serata con don Ciotti, che riprende un’espressione di Papa Francesco, “lottatori di speranza”.

Il programma della Settimana dell’accoglienza – www.settimanadellaccoglienza.it – prosegue fino al 7 ottobre con altre giornate di incontri, eventi, occasioni (ne segnaliamo alcuni nelle pagine dalle valli) per raccontare esperienze positive di accoglienza, offrire occasioni di confronto fra cittadini, operatori, volontari sulla situazione attuale e sul futuro del welfare, e per riflettere sull’intreccio tra doveri e diritti, il cui rispetto è fondamentale per creare una comunità accogliente. Segnaliamo giovedì 4 ottobre alle 17.30 alla Fondazione Demarchi in piazza Santa Maria Maggiore a Trento il dialogo tra Marina Mattarei, presidente della Federazione trentina della Cooperazione, e don Armando Zappolini, presidente nazionale del Cnca, e venerdì 5 alle 17.30 nella Sala di rappresentanza del Comune in via Belenzani il dialogo sulla Costituzione con il professor Valerio Onida, Presidente emerito della Corte Costituzionale.

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