Riforma ospedali, il caso diventa politico

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Sanità. Congelata dalla giunta provinciale la delibera in merito alla mammografia concentrata a Trento e Rovereto, con la dotazione di macchinari avanzati per lo screening al seno del costo di 210mila euro: la discussione è rimandata probabilmente a fine settembre. Intanto il tema della riorganizzazione della rete ospedaliera trentina acquista una rilevanza sempre più politica e si acuisce lo scontro all’interno dello stesso esecutivo tra l’assessora del Pd Borgonovo Re da una parte e Upt e Patt dall’altra.

Le segreterie dei partiti di maggioranza contestano le scelte dell’assessora alla sanità. L’Upt chiede “maggiore chiarezza e visione. Il Trentino – si legge in una nota – non è una città metropolitana e non possiamo permetterci soluzioni che accarezzano logiche di depotenziamento delle valli”.

Anche il partito democratico, riunitosi ieri sera, sembra diviso sull’appoggio alla propria assessora.

E mentre Borgonovo Re ieri non ha partecipato alla conferenza stampa post giunta, il presidente Ugo Rossi in una nota ha confermato piena fiducia ai vertici dell’Azienda sanitaria, in particolare al direttore Flor, il cui operato era stato messo in dubbio dalla stessa Borgonovo Re.

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