Da Matteo a Matteo, dopo Renzi c’è Salvini

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Nessun accordo scritto, ma una promessa solenne: “L’autonomia non sarà toccata, anzi. Stiamo valutando la possibilità di rafforzarla”. Lo ha ribadito Matteo Renzi durante il tour-de-force di ieri nella nostra Regione. Iniziata a Bolzano, con l’incontro con i due Governatori Rossi e Kompatscher, la giornata del premier è terminata ieri sera a Rovereto, con il secondo comizio elettorale dopo quello di Trento. In precedenza, la visita al magazzino sotterraneo delle mele a Tassullo e al centro FBK di Povo. “Siete la locomotiva d’Italia”, ha chiosato Renzi, lasciando intendere che le eccellenze trentine dimostrano l’efficacia del sistema autonomistico, quando c’è capacità e responsabilità nell’investire al meglio le risorse. Sul fronte politico Renzi ha auspicato lo sviluppo di un cantiere del centro-sinistra in grado di andare anche oltre il Pd. Oggi l’agenda preelettorale, in vista del voto alle comunali di domenica, vede protagonista un altro leader nazionale, il segretario della Lega Nord Matteo Salvini che intende competere con Renzi a cominciare dal numero di comizi: sono ben 7, partendo di prima mattina da Borgo per concludersi in serata ad Ala
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