Fusione comuni, domenica 19 referendum

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Prosegue il percorso verso la fusione dei comuni. Domenica 7 giugno si terranno in Trentino 19 referendum consultivi per la fusione di 55 municipalità. Gli elettori chiamati alle urne sono 45.783. Una consultazione che coinvolgerà il 25% dei comuni del Trentino. Se i referendum dovessero andare a buon fine, il numero dei comuni, a partire dal 2016, passerebbe dagli attuali 208 a 172, con una riduzione di 36 amministrazioni. I primi comuni a fondersi sono stati nel 2009 Ledro e Comano Terme

Si vota domenica dalle 8 alle 21. Affinché il referendum sia valido occorre che in ogni comune partecipi almeno il 40% degli aventi diritto al voto e le fusioni saranno possibili se in ogni comune i voti favorevoli saranno la maggioranza di quelli validamente espressi.

I comuni che potranno nascere dalle fusioni sono: Albiano-Lona Lases, Altavalle, Altopiano della Vigolana, Amblar-Don, Borgo Chiese, Castel Ivano, Cembra-Lisignago, Civezzano-Fornace, Madruzzo, Porte di Rendena, Primiero-San Marino di Castrozza, Tesino, Rendena Terma, Tre Ville, Vallelaghi, Ville d’Anaunia, Sella Giudicarie, Contà.

Qualora il referendum avesse esito positivo, gli organi comunali rimarrebbero in carica fino al 31 dicembre; poi dal primo gennaio verrebbe nominato un commissario per accompagnare la popolazione al voto nella primavera 2016. 

In caso contrario, il prossimo autunno verrebbero indette le elezioni comunali nelle singole municipalità.

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